L’eurodeputato siciliano in commissione Agricoltura: “Agli agricoltori non serve assistenzialismo ma regole certe per stare sul mercato. Grano duro da 14€ quintale per i produttori ai 180€ degli speculatori. Una forbice indecente”
Bruxelles 14 ottobre 2016– “Lei in Sicilia ha comunicato misure ad hoc per l’ortofrutta, che partiranno da gennaio 2017, ma ha anche promesso di prestare la massima attenzione alla situazione emergenziale rappresentata dal basso valore di mercato della produzione agricola locale. Cosa risponde agli agricoltori? Se e quando l’Europa intende applicare clausole di salvaguardia?” Queste alcune delle richieste che l’eurodeputato M5S Ignazio Corrao ha avanzato al commissario Phil Hogan nel corso della commissione Agricoltura riunita a Bruxelles, riunione avvenuta a poche settimane dalla visita dello stesso commissario europeo in Sicilia. “Finalmente – aggiunge Corrao – ha potuto vedere di persona e da vicino quali sono i problemi legati al settore dell’ortofrutta. Il grido di allarme degli agricoltori si è fatto più acuto e ha assunto un tono di disperazione assoluta. Sempre in Sicilia, un devastante virus ha messo in ginocchio il già martoriato settore degli agrumi. Sto parlando delCitrus Tristeza Virus e del Citrus greening. Virus – spiega ancora il deputato alcamese – che negli ultimi anni sono protagonisti di un’importante diffusione, costringendo i produttori all’estirpazione e al reimpianto. Oltre i limoni e le arance, anche i pomodoro di Pachino, i cereali, l’uva e le olive, rappresentano una fetta importante dell’economia dell’Isola ma anche un importantissimo archivio di biodiversità per tutta l’Europa. Considerata l’emergenza del settore agrumicolo e le promesse di intervento immediato, a distanza di 20 giorni, – chiede Corrao – cosa possiamo comunicare agli agricoltori delle terre da lai visitate, i quali reclamano azioni dirette, concrete ed immediate da parte della Commissione?”.
L’eurodeputato alcamese pone inoltre l’accento sulla necessità di un intervento tempestivo per contrastare concorrenza sleale e speculazione. “Non si può continuare – aggiunge Corrao – con una mera politica di sostegno al reddito, senza intervenire contro chi specula. Gli agricoltori non vogliono sussidi, ma regole certe che consentano loro di stare sul mercato senza essere danneggiati dalla concorrenza sleale avallata anche dai rappresentanti italiani in Europa e nelle maggioranze di governo nazionali e regionali. Gli speculatori comprano il grano duro dai nostri produttori a 14€ al quintale, mentre questo viene immesso sul mercato a 180€. In questa forbice non guadagnano né i produttori/trasformatori, né i consumatori. A guadagnarci (e pure tanto) sono gli speculatori, che spesso – conclude Corrao – allungano il prodotto con grano che arriva da navi da paesi extra UE contenente micotossine dannose per la nostra salute e totalmente fuori norma”.