Ispica. La Virtus Ispica non sconfigge il Troina in casa, ma chiude in pari l’ultima gara del torneo. Si classifica sesta e permane in Promozione. Avrebbe potuto accedere ai play off, ma la mancanza di serenità degli atleti si è ripercossa sul campo per tutto il campionato, oltre ad un’eccessiva dose di sfortuna, e il risultato finale si è stabilizzato nella zona mediocrità. Ma, in realtà, l’undici giallorosso rischia di non esistere più, dopo ottant’anni di onorata storia calcistica. I problemi economici rappresentano una triste certezza. Pochi hanno aiutato la Virtus Ispica, contribuendo alla causa. E, soprattutto, mister Saro Monaco, il vicepresidente Franco Donzello e tutti coloro che hanno consentito alla squadra di giocare fino all’ultimo momento sembrano avere definitivamente gettato la spugna, sconfitti dal menefreghismo e dall’amarezza. La nobiltà dello sport non ha vinto sulla pochezza di coloro i quali hanno consentito tale scempio. La pregna di storia Virtus Ispica è stata trattata come una vecchia signora da “parcheggiare” all’ospizio e i tifosi urlano «vergogna», tanto quanto i dirigenti gridano allo «scandalo».
Nonostante ciò, con la morte nel cuore, i giallorossi hanno giocato, segnando il passo già al 10’ con un gol in solitaria di La Vaccara. E solo al 36’, per un banale errore di Brafa, gli avversari riescono a pareggiare. Cantagallo, al 36’, approfitta della porta lasciata una frazione di secondo incustodita e segna, beffando Brafa. Romano, una manciata di minuti dopo, tenta il gol della doppietta, ma l’estremo difensore ispicese intercetta il tiro e para senza troppa fatica. Brafa sventa l’ennesimo agguato degli avversari sul finire del primo tempo. Si chiude in pari la prima frazione di gioco.
La partita riprende con più ritmo nel secondo tempo. La Virtus doppia il risultato, al 55’, con un altro gol di La Vaccara. Dodici minuti più tardi, il Troina sciupa la possibilità del pareggio, fallendo un dubbio calcio di rigore attribuito dall’arbitro Allegro. Brafa, bravissimo, para senza fatica il tiro di Pagano, che fallisce miseramente l’opportunità servitagli su un piatto d’argento. Il risarcimento di Pagano giunge al 70’, quando su ribattuta segna il gol della doppietta, chiudendo in parità la gara.
Il pubblico del Moltisanti, venti minuti più tardi, ha salutato con un lungo applauso gli atleti virtussini, rivolgendo un maggiore entusiasmo verso il fuoriclasse Saro Cervillera e il talentuoso capitano Enrico Fazzino.