I debiti da saldare sono oltre 100 mila euro e non esisterebbe impegno di spesa del Comune in favore della Virtus Ispica da tre anni a questa parte. Il gruppo dirigente della squadra ne ha preso atto ed il tecnico Saro Monaca non nasconde la gravità della situazione, affermando che per sanare i debiti (pagare i giocatori e le strutture che hanno esaudito richieste in attesa di pagamenti), resta solo la cessione del titolo. E pare esistano cordate dei comuni vicini pronte a rilevare il titolo, sfruttando la possibilità di procedere poi all’iscrizione al campionato sotto un altro nome.
La Virtus Ispica, insomma, rischia la disonorante cancellazione dal mondo calcistico regionale. Ed è stata quasi sicuramente discriminata, in quanto sarebbe l’unica società calcistica ispicese a non aver ricevuto contributi comunali.
Non essere stati coinvolti nei play off, alla luce di queste notizie, è stato un bene: sarebbero serviti solo ad aggravare la situazione economica della società che ha disputato il torneo senza registrare incassi dalla tifoseria, in quanto manca l’omologazione dello stadio. Una tenue speranza potrebbe però arrivare da un’assemblea della società aperta a tutte le forze imprenditoriali del territorio ed al Comune, nel tentativo di trovare una soluzione in grado di bloccare la vendita del titolo societario e di garantire l’iscrizione al prossimo torneo in Promozione.
I tifosi si rifiutano di prendere in considerazione la cessione del titolo: verrebbe considerata una mortificazione.
EVA BRUGALETTA