Palermo, 27 Marzo 2013 – Non sono assolutamente d’accordo con la decisione presa dai Capi Gruppo, alla presenza del Presidente dell’ARS e del Presidente della Regione, di rimandare in Commissione ‘Affari Istituzionali’ il Disegno di Legge che, nel riconoscere, finalmente, il Voto di genere, aveva accolto, sotto forma di Emendamento, un Disegno di Legge presentato da me e dagli Onorevoli Falcone e Pogliese, con il quale si moralizzava la vita dei Consigli Comunali e si dettavano regole certe sulle modalità delle assunzioni e dei permessi dei Consiglieri Comunali. Lo dichiara l’On. Vincenzo Vinciullo, Vice Presidente Vicario della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS, che ha partecipato, in Commissione ‘Affari Istituzionali’, ai Lavori per l’approvazione del Disegno di Legge sul Voto di genere.
Un politico della prima Repubblica – ha continuato l’On. Vinciullo – aveva, più volte, elaborato un concetto, secondo il quale “a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”. Così come, tre anni fa, l’Aula bocciò l’Emendamento mio e di altri colleghi approvato in I Commissione, che istituiva controlli severi sulle assunzioni e sui permessi dei Consiglieri Comunali e Provinciali; oggi, mi pare di capire che, pur di non far passare questa idea di una politica pulita e al di sopra di ogni sospetto, si è disposti a sacrificare la Legge sul Voto di genere.
Nel caso in cui il Disegno di Legge ritornasse in I Commissione – ha proseguito l’On. Vinciullo – così come ho spiegato lunedì sera, non ci sarebbero più i tempi per inserire quanto stabilito dalla Legge fra i criteri per la elezione del prossimo Consiglio Comunale. Di conseguenza, o si rinviano, ulteriormente, le Elezioni, oppure si deve procedere diversamente. E cioè andando, immediatamente, in Aula, approvando eventuali Emendamenti sostitutivi del testo approvato in Commissione, perché altre soluzioni pasticciate non sono né immaginabili né percorribili. Né la Commissione può derogare a quanto previsto dal regolamento interno della stessa Commissione, previa la nullità degli atti approvati.
Invito, infine – ha concluso l’On. Vinciullo – i Capi Gruppo a portare, immediatamente, il Disegno di Legge in Aula, dove ognuno, al di fuori delle stanze ovattate delle Commissioni, sarà costretto ad assumersi le proprie responsabilità, dicendo di essere contro il Voto di genere e la moralizzazione della vita politica, “perché, sia chiaro, tutti teniamo Consiglieri Comunali”.