Palermo, 8 febbraio 2016: La Commissione Bilancio ha approvato la risoluzione n.12 che impegna il Governo della Regione a:
- adottare presso il Governo nazionale e presso la Commissione Europea tutte le iniziative necessarie per fermare gli effetti negativi sull’economia siciliana dell’accordo commerciale tra l’Unione europea (UE) e il Marocco che impone la liberalizzazione reciproca dei prodotti agricoli e ittici, fino a proporre la sospensione temporanea dell’accordo stesso come previsto dal punto 10 della risoluzione adottata dal Parlamento europeo nella seduta dell’8 febbraio 2012 in sede di ratifica dell’accordo commerciale con il Marocco;
- intervenire con una seria politica di contenimento sui mercati europei e nazionali dell’invasione del prodotto agricolo marocchino i cui prezzi sono fondati su un palese dumping sociale ed economico a tutela dell’intero comparto agricolo siciliano;
- prevedere interventi a sostegno degli agricoltori siciliani mediante sgravi sui costi di produzione da porre a carico del bilancio nazionale e comunitario, onde evitare che una delle fondamentali ricchezze dell’economia regionale venga distrutta da accordi commerciali squilibrati in favore di Paesi terzi;
Lo comunica l’On. Vincenzo Vinciullo, Presidente della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS.Si invia in allegato il testo completo della risoluzione.
Repubblica Italiana
A S S E M B L E A R E G I O N A L E S I C I L I A N A
RISOLUZIONE
PRESENTATA NELLA SEDUTA N. 253 DEL 4 FEBBRAIO 2016
(n. 12)
LA COMMISSIONE BILANCIO
CONSIDERATO che nel febbraio 2012 il Parlamento europeo ha approvato mediante risoluzione
l’accordo commerciale tra l’Unione europea (UE) e il Marocco
che impone la liberalizzazione reciproca dei prodotti agricoli e ittici;
CONSIDERATO che tale accordo commerciale apre forti dubbi in materia di diritti degli
agricoltori, di tutela dei loro redditi, di lotta contro le frodi, di protezione
dell’ambiente e di sicurezza alimentare;
VISTO l’ordine del giorno n. 717, approvato dall’Assemblea Regionale Siciliana
nella seduta n. 356 del 13 giugno 2012 concernente notizie sull’accordo
UE-Marocco in tema di sgravi doganali con il quale il Parlamento regionale
ha impegnato il Governo della Regione ad adottare presso il Governo
nazionale e comunitario tutte le iniziative atte a contrastare questo accordo
che rappresenta, per l’agricoltura siciliana, una catastrofe dai risvolti
inimmaginabili; ad intervenire con una seria politica di contrasto all’invasione
del prodotto agricolo marocchino sui mercati nazionali, a tutela
dell’intero comparto agricolo siciliano; a prevedere interventi a sostegno
degli agricoltori siciliani, onde evitare di vedere distrutta una delle fondamentali
ricchezze dell’economia regionale;
CONSIDERATO che a quanto risulta il Governo regionale non ha ottemperato all’impegno
assegnato dall’Assemblea Regionale Siciliana;
VISTA la mozione n. 76 del 1° ottobre 2013 anch’essa inerente l’accordo commerciale
siglato tra l’UE e il Marocco che ha impegnato il Governo regionale
ad intraprendere azioni forti e risolutive, nelle sedi nazionali ed
europee, volte ad attivare le misure di salvaguardia previste dall’art.7
ACCORDO UE-MAROCCO; monitorare gli sviluppi dell’Accordo commerciale
e a minimizzare le conseguenze negative sulle produzioni sensibili
conseguenti l’accordo, evitando eventuali frodi e violazioni; assicurare
che, nell’ambito delle riforme della politica agricola comune e della politica
comune della pesca, alle questioni della crescita economica e dello sviluppo
competitivo dell’agricoltura mediterranea siano date adeguate risposte
da parte delle istituzioni europee; rinegoziare con la Comunità Europea
forme di indennizzo per i danni subiti dall’Accordo UE-MAROCCO
sulle seguenti direttive: a) quote latte; b) ristrutturazione dei debiti a breve
medio e lungo termine assunti dalle aziende zootecniche a causa di investimenti
pregressi; c) elevare il limite del de minimis da 7500 euro per l’azienda
primaria e 200.000 euro per le aziende che effettuano commercializzazione
a 50.000 euro e 500.000 euro; ad adoperarsi, in sede nazionale,
al fine di salvaguardare, tutelare e promuovere il sistema ortofrutticolo
nazionale e, più in generale, il born in Sicily;
CONSIDERATO che a quanto risulta il Governo regionale non ha ottemperato neanche a
questo impegno assegnato dall’Assemblea Regionale Siciliana;
VISTA
la risoluzione del Parlamento europeo adottata l’8 febbraio 2012 che nell’autorizzare il suddetto accordo commerciale tra l’Unione Europea e il Marocco in materia di liberalizzazione dei prodotti agricoli e ittici con ab-battimento dei dazi doganali prevede al punto 6 che l’aumento delle im-portazione verso l’Europa è capace di cagionare penalizzazioni per il set-tore agricolo delle regioni europee del mediterraneo;
VISTA
Infine, la medesima risoluzione che al punto 10 invita la Commissione Europea a compiere un’approfondita valutazione dell’impatto dell’accordo sulle regioni mediterranee dell’Unione Europea maggior-mente vulnerabili e sui settori economici più sensibili e segnatamente su-gli scambi dei prodotti agricoli;
IMPEGNA IL GOVERNO DELLA REGIONE
– ad adottare presso il Governo nazionale e presso la Commissione Europea tutte le iniziati-ve necessarie per fermare gli effetti negativi sull’economia siciliana dell’accordo commer-ciale tra l’Unione europea (UE) e il Marocco che impone la liberalizzazione reciproca dei prodotti agricoli e ittici, fino a proporre la sospensione temporanea dell’accordo stesso co-me previsto dal punto 10 della risoluzione adottata dal Parlamento europeo nella seduta dell’8 febbraio 2012 in sede di ratifica dell’accordo commerciale con il Marocco;
– ad intervenire con una seria politica di contenimento sui mercati europei e nazionali dell’invasione del prodotto agricolo marocchino i cui prezzi sono fondati su un palese dumping sociale ed economico a tutela dell’intero comparto agricolo siciliano;
– a prevedere interventi a sostegno degli agricoltori siciliani mediante sgravi sui costi di pro-duzione da porre a carico del bilancio nazionale e comunitario, onde evitare che una delle fondamentali ricchezze dell’economia regionale venga distrutta da accordi commerciali squilibrati in favore di Paesi terzi;
– ad intraprendere azioni forti e risolutive, nelle sedi nazionali ed europee, volte a:
a) attivare le misure di salvaguardia previste dall’art.7 ACCORDO UE-MAROCCO;
b) assicurare che, nell’ambito delle riforme della politica agricola comune e della politica comune della pesca, alle questioni della crescita economica e dello sviluppo competitivo dell’agricoltura mediterranea siano date adeguate risposte da parte delle istituzioni euro-pee;
c) rinegoziare con la Comunità Europea forme di indennizzo per i danni subiti dall’Accor-do UE-MAROCCO sulle seguenti direttive: a) quote latte; b) ristrutturazione dei debiti a breve medio e lungo termine assunti dalle aziende zootecniche a causa di investimenti pregressi; c) elevare il limite del de minimis da 7500 euro per l’azienda primaria e 200.000 euro per le aziende che effettuano commercializzazione a 50.000 euro e 500.000 euro; ad adoperarsi, in sede nazionale, al fine di salvaguardare, tutelare e promuovere il sistema agrumicolo, ortofrutticolo e vitivinicolo nazionale e, più in ge-nerale, il BORN in SICILY.
ON. VINCIULLO
ON. DIPASQUALE
ON. SAVONA
ON. TURANO
ON. CIMINO
ON.CLEMENTE