Soddisfazione, per l’ottimo lavoro svolto dagli uomini e dalle donne della Protezione Civile, viene espressa dall’On. Vincenzo Vinciullo, Vice Presidente della Commissione “Affari Istituzionali”.
In questi giorni – ha proseguito l’ex Assessore alla Protezione Civile e Vice Sindaco di Siracusa – il maltempo si è abbattuto, come non mai, sulla nostra Provincia, causando danni incalcolabili, tant’è vero che, da subito, ho chiesto lo stato di calamità naturale, proprio perché mi ero reso conto della gravità della situazione ma, nonostante le avversità, il lavoro sincronico fra il Dipartimento Regionale della Protezione Civile, le Protezioni Civili della Provincia e dei 21 Comuni, l’eccellente lavoro dei Vigili del Fuoco e della Prefettura, delle Forze dell’Ordine e della Capitaneria di Porto, ha impedito che la calamità naturale potesse avere effetti ancora più devastanti e distruttivi sul nostro territorio. Adesso, insieme al maltempo, che, purtroppo, continua, ci sono i rischi connessi al recupero della petroliera che si è incagliata sulle coste della città di Siracusa.
Bisogna – ha continuato l’On. Vinciullo – evitare che le trecento tonnellate di carburante, che sono a bordo della nave, possano andare dispersi in nave, causando un inquinamento difficilmente controllabile che avrebbe ripercussioni gravissime sul nostro ecosistema marino.
Rispettoso del lavoro encomiabile e straordinario svolto da tutti e, in modo particolare, dalla Capitaneria di Porto e dai Vigili del Fuoco, mi permetto di suggerire che sarebbe opportuno coinvolgere gli esperti della Protezione Civile che, già all’Isola del Giglio, si sono impegnati, con risultati eccellenti, per il recupero del carburante imbarcato sulla nave da Crociera, Concordia.
La mia richiesta, – ha concluso l’On. Vinciullo – a scanso di equivoci e di malevole interpretazione, non vuole, assolutamente, essere una sconfessione dell’ottimo lavoro delle autorità locali ma vuole essere un modesto suggerimento, dal momento che un’esperienza simile si sta concludendo, positivamente, senza lasciare strascichi polemici, all’Isola del Giglio.