Siracusa, 16 aprile 2014 – Quando il 24 gennaio la Commissione Sanità decise di venire a Noto, ho espresso fortissime perplessità sull’utilità di questa venuta, rappresentando, invece, la necessità che questa “pupiata” fosse rinviata in quanto non solo inutile ma anche nociva e dannosa per l’ospedale Trigona. Lo dichiara l’On. Vincenzo Vinciullo, Vice Presidente Vicario della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS.
In quell’occasione, quasi a forza, si convinse il Commissario e i Dirigenti dell’ASP 8 dell’utilità di bandire una gara per affidare a dei privati la gestione dell’Ospedale di Noto.
Sempre in quell’occasione, ha proseguito l’On. Vinciullo, così come nelle precedenti, ho espresso fortissime perplessità sulla possibilità che quanto detto in Commissione Sanità, davanti al Civico consesso di Noto, davanti a centinaia di cittadini, potesse essere realizzato sia per la mancanza dei tempi, quanto e soprattutto per la mancanza di risorse da destinare al bando di gara.
Quel giorno, In maniera frettolosa, si volle concludere la seduta della Commissione, lasciando tutti nella più assoluta incertezza, arricchita da una ipocrisia insopportabile.
Il 31 marzo u.s., l’Assessore alla Sanità ha reso pubblica la bozza di Decreto Assessoriale di Rifunzionalizzazione e Riconversione della rete ospedaliera, non prevedendo alcun posto di acuto a Noto e lasciando intravedere la possibilità che “per Noto potranno essere valutate ipotesi di integrazione dell’offerta per i posti letto acuti”.
Una bufala insopportabile! Un inganno svelato?
Fermo restando, lo dichiarai in piena campagna elettorale, e con ciò causando forse anche la sconfitta del mio candidato a sindaco, che continuo a rimanere assolutamente contrario all’ipotesi che l’ ospedale venga ceduto ai privati, non di meno una proposta seria, concreta e di altissimo valore intendo lanciarla: si affidi l’ospedale Trigona all’ Humanitas.
Mesi fa l’Humanitas aveva chiesto e ottenuto dal Governo regionale la possibilità di costruire ed attrezzare una super struttura ospedaliera a Misterbianco, in provincia di Catania, che costava alla società, che si era fatto carico del progetto, oltre 110 milioni di euro.
Il Governo regionale e l’Assessore alla Sanità, ha continuato l’On. Vinciullo, se vogliono mantenere gli impegni assunti con la città di Noto, spostino questo progetto da Catania a Noto in quanto l’operazione darebbe innumerevoli vantaggi:
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Prima di tutti, per i malati siciliani che, anziché dover continuare a fare viaggi della speranza nei vari centri dell’Italia del nord, potrebbero ricoverarsi e operarsi a Noto;
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Secondo, per le casse della Regione che, ogni anno, spende per i ricoveri oltre lo stretto più di 175 milioni di euro. Una struttura all’interno della Regione siciliana eviterebbe questa emigrazione verso altre regioni;
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Terzo, per i medici, paramedici e infermieri sarebbero siciliani, quindi daremmo lavoro a centinaia di persone che oggi sono costrette a ………………..;
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Quarto, per le ditte che forniscono i pasti, le pulizie e quant’altro necessario per il mantenimento di una struttura del genere, sarebbero del luogo, assicurando, così, altri posti di lavoro ai cittadini siciliani;
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Quindi risparmierebbe, in maniera prodigiosa, anche l’Humanitas che non dovrebbe più costruire un nuovo ospedale, l’avrebbe già pronto, all’avanguardia, con cinque sale operatorie, la pista per l’atterraggio degli elicotteri, un pronto soccorso nuovissimo e una struttura interamente antisismica;
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Sesto, guadagnerebbe anche l’ASP di Siracusa, perché un affitto dovrà pur essere pagato;
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Settimo, la struttura non verrebbe abbandonata a se stessa, ma verrebbe custodita e resa ancora più bella e agibile.
Ma tutto ciò non dovrà succedere fra 3-4 mesi. Deve succedere subito. Deve accadere prima che venga approvato, in Commissione Sanità, il piano di rifunzionalizzazione e riconversione.
Se ciò non dovesse accadere, faremo le barricate! Impediremo alla Commissione Sanità di approvare questo piano, ricordando alla stessa che, quando è venuta a Noto, ha preso precisi impegni, confutando i miei ragionamenti, e ora quelli impegni pretendo che siano mantenuti. Non consentirò a nessuno di venire nella mia provincia a far passerelle, a prendere applausi e poi dimenticarsi degli impegni assunti.
Tutti i colleghi Deputati, ha concluso l’On. Vinciullo, devono sapere che, prima di andare nei territori altrui, devono conoscere la realtà studiando i documenti così da poter prendere solo impegni che poi potranno essere mantenuti.
Vice Presidente Vicario della Commissione Bilancio
Componente della Commissione per il Regolamento
Presidente dell’Intergruppo Parlamentare per i rapporti fra la Sicilia e la Libia