. Solita strafottenza del Governo regionale nei confronti della provincia di Siracusa, nel silenzio più assordante dell’intera classe politica siracusana. Il Governo regionale, battuto in Aula sulla Finanziaria proprio per questo gesto di miopia, arroganza e tracotanza.
Il Governo regionale ha fissato per il 19 aprile le elezioni per il Presidente della ex Provincia di Siracusa, dimostrando, al solito, miopia e strafottenza nei confronti della provincia di Siracusa. Lo dichiara Vincenzo Vinciullo.
Il Governo regionale, infatti, totalmente incapace di comprendere ciò che avviene nelle Province, tant’è vero che l’altra sera i deputati di Messina e Palermo l’hanno messo in minoranza sul Bilancio provvisorio della Regione, che ad oggi non ha più nemmeno lo strumento finanziario, ha volutamente, penso, dimenticato di verificare se tutti i cittadini delle varie province, attraverso i propri rappresentanti democraticamente eletti, possano votare alle elezioni per il Presidente della Provincia.
Con una tracotanza senza limiti, ha proseguito Vinciullo, il Governo regionale non ha tenuto presente il caso emblematico della sua inefficienza relativo alla provincia di Siracusa, dove oltre 200 mila persone, cioè più della metà dei suoi abitanti, non può partecipare al voto perché o i Consigli Comunali sono sciolti o i Consigli Comunali sono in attesa di sentenza del giudice o i Consigli Comunali devono andarsi a rieleggere.
Il primo caso è quello della città di Siracusa, che l’8 aprile attende la decisione del CGA e che, a secondo di quale sarà, potrebbe consentire ai Consiglieri Comunali di votare, così come a giorni dovrebbe essere fissato il ricorso al TAR dei Consiglieri Comunali che contestano lo scioglimento dell’Assise cittadina.
E Siracusa vale oltre 120 mila abitanti.
Sono senza Consiglieri Comunali Pachino e Floridia, che valgono quasi 50 mila abitanti, ed è in fase di elezione il nuovo Consiglio Comunale di Augusta, che vale 35 mila abitanti.
Ed allora, è mai pensabile che si possa eleggere il Presidente della Provincia delegando solo ad una minoranza una scelta impegnativa che dovrà durare per i prossimi anni?
A me dispiace che nessuno abbia fatto notare questa cosa e che, al solito, solo io debba contestare le decisioni del Governo regionale, come se fosse un fatto mio personale, ma di fronte ad una scelta così inopportuna e scellerata per la democrazia della provincia di Siracusa, credo che non si possa tacere e si debba invece alzare la voce per contestarla.
E del resto, ha continuato Vinciullo, basta vedere quello che è accaduto a Palermo, la miopia di questa Giunta, la sua incapacità di ascoltare le richieste provenienti dalla base, la tracotanza e l’arroganza nel voler imporre le proprie scelte a tutta l’Isola ha costretto i Deputati di Messina e Palermo a fare mancare i numeri per sostenere questo Governo regionale, che è andato sotto su una cosa di fondamentale importanza per la vita della Regione Siciliana, cioè il Bilancio provvisorio.
Siamo al 22 gennaio, ad esercizio finanziario 2020 già ampiamente iniziato ed il Governo non solo non si è fatto approvare a dicembre, come doveva, il bilancio, ma non mostra alcuna preoccupazione per il ritardo nell’approvazione almeno dello strumento finanziario e ricorda che anche in passate occasioni ci sarebbe stata la bocciatura dello strumento finanziario, non mi pare proprio che ciò sia avvenuto.
Ma quello che sorprende è il fatto che la provincia di Siracusa non abbia trovato nessuno che abbia difeso il diritto del territorio ad essere rappresentato non dalla minoranza dei cittadini ma dall’intera realtà.
Escludere siracusani, pachinesi, floridiani ed augustani dalla scelta del nuovo Presidente della Provincia, ha concluso Vinciullo, mi sembra proprio una cosa assurda ed insopportabile politicamente e umanamente.