Palermo, 17 marzo 2016: I lavoratori della Formazione Professionale continuano a vivere in uno stato di forte disperazione. La mancata continuità dell’attività formativa ha causato, da luglio 2015, migliaia di licenziamenti e sospensioni dal lavoro. La Politica ha il dovere di riparare agli errori commessi. Lo dichiara l’On. Vincenzo Vinciullo, Presidente della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS
Il mancato avvio del nuovo piano era ampiamente preventivabile. In questo, gli Uffici regionale competenti non hanno saputo porre in essere adeguati strumenti, al fine di arginare lo sgretolamento dell’intero sistema della Formazione Professionale.
È evidente che, ha proseguito l’On. Vinciullo, la situazione è oramai diventata insostenibile!
Più volte, nel passato, in Commissione Bilancio sono state date assicurazioni circa il superamento delle criticità appena esposte ma, purtroppo, dobbiamo prendere atto, con grande dispiacere, che nessun impegno è stato onorato.
La mancata applicazione della normativa ancora vigente (Legge regionale n.24 del 6 marzo 1976 – Legge ordinamentale posta a fondamento di tutto il successivo quadro normativo di disciplina del sistema formativo regionale – Applicazione del C.C.N.L. di riferimento – Recepito con Delibera di Giunta per obbligo di legge) con annessa la mobilità attraverso l’attivazione del fondo di garanzia, ha, in modo evidente, danneggiato tutto il comparto.
Alla data attuale, è impensabile sostenere tesi superficiali rispetto ad una situazione oggettivamente drammatica: circa ottomila lavoratori lasciati allo sbando, privi di qualsiasi sostegno al reddito.
Continuerò la mia azione di vigilanza affinché, ha concluso l’On. Vinciullo, con l’urgenza del caso, il Governo Regionale attivi tutte le iniziative necessarie ad individuare risorse sia a carattere Regionale che Nazionale, al fine di restituire serenità e dignità a donne e uomini, madri e padri di famiglia che, in questa annosa vicenda, rappresentano l’anello debole e che la Politica ha l’obbligo di difendere e tutelare.