Siracusa, 2 gennaio 2018: Con 31 votanti su 31 presenti, quindi senza il numero legale, è stato approvato l’esercizio provvisorio per il 2018. Premesso che questo esercizio provvisorio ripercorre quello di cui sono stato relatore, approvato dalla Commissione Bilancio, da me presieduta, di conseguenza, mi pare di capire che questo Governo riconosce la bontà del Bilancio 2017 e in questo contravvenendo a quanto, in questi giorni, ripetutamente dichiarato, paventando buchi profondi nel bilancio della Regione. Lo dichiara Vincenzo Vinciullo.Fatta questa considerazione, di natura squisitamente politica, quello che preoccupa è il modo e i tempi con i quali è stato approvato l’esercizio provvisorio, in aperta violazione del regolamento interno dell’Assemblea Regionale Siciliana.I presenti in Aula erano 31 e non 36 e di conseguenza è evidente che l’esercizio provvisorio è stato approvato in maniera irregolare e in aperta violazione dello statuto dell’Assemblea, tant’è vero che lo stesso presidente, precedentemente, presenti 32, che è un numero maggiore di 31, si era astenuto dal fare votare, ha sospeso l’Aula, in quanto non in numero legale, e ha rinviato il voto di un’ora.Non si capisce perché, ha proseguito Vinciullo, con 32 non si era in numero legale e con 31 sì. È chiaro che chiunque, da questo momento, può presentare ricorso contro l’esercizio provvisorio, recando, per responsabilità della maggioranza che non era in Aula, gravissimi danni ai Comuni, alle Province, ai forestali, ai precari, ai servizi assistenziali ecc.Occorre, pertanto, porre, con l’urgenza del caso, una pezza a questo errore madornale, convocando, immediatamente, la Commissione Regolamento la quale non potrà non chiedere al Presidente dell’Assemblea di ritornare a votare.Uno strumento finanziario approvato senza le condizioni minime previste dalla legge, ha concluso Vinciullo, è uno strumento finanziario nullo, cioè inesistente e, di conseguenza, mi pare logico invitare in Presidente dell’ARS, dopo aver convocato la Commissione Regolamento, a riportare in Aula lo strumento finanziario e farlo riapprovare come è giusto che sia.