Siracusa, 5 giugno 2015: Anche la Regione Siciliana sta tentando di ridurre il divario esistente tra chi ha accesso effettivo ad internet e chi, fino ad oggi, ne è rimasto escluso, favorendo la realizzazione di strutture in fibra ottica per consentire l’accesso alla banda larga a tutti gli utenti telefonici. Lo comunica l’On. Vincenzo Vinciullo, Vice Presidente Vicario della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS, che in questi mesi si è attivamente impegnato per evitare la perdita dei finanziamenti europei e la conseguente drammatica situazione in cui si verrebbe a trovare la Sicilia.Come è noto, l’Italia è l’ultimo Stato europeo per qualità e quantità di accesso ad internet ricorrendo alla banda larga.La Sicilia è l’ultima regione d’Italia e, di conseguenza, è l’ultima regione d’Europa.La Commissione Bilancio, su mia richiesta, ha continuato l’On. Vinciullo, più volte ha affrontato questo argomento, per realizzare le opere e, nel contempo, per non perdere i finanziamenti necessari.I Comuni interessati in provincia di Siracusa sono 14: Augusta, Avola, Carlentini, Floridia, Francofonte, Lentini, Melilli, Noto, Pachino, Palazzolo Acreide, Priolo Gargallo, Rosolini, Siracusa e Sortino, mentre in Sicilia sono 142.L’Ufficio informatica della Regione, ha proseguito l’On. Vinciullo, ha inviato a tutti i Comuni la richiesta per il rilascio dei permessi di scavo nel suolo pubblico, di conseguenza, per non perdere i finanziamenti europei, sarebbe necessario che tutte le Pubbliche Amministrazioni concludessero velocemente l’iter amministrativo, in modo da poter iniziare i lavori.Sarebbe una risposta importante, ha concluso l’On. Vinciullo, in quanto potrebbe accadere che per la prima volta un progetto “Piano Nazionale Banda Larga Italia”, approvato dalla Commissione Europea il 24 maggio 2012, potrebbe concludersi rapidamente e per primi in Italia.
Vice Presidente Vicario della Commissione Bilancio
Componente della Commissione per il Regolamento
Presidente dell’Intergruppo Parlamentare per i rapporti fra la Sicilia e la Libia
Presidente della Sottocommissione ‘Partecipate’