Ragusa, 12 novembre 2017
Un segnale forte per dire ‘no’ allo smantellamento del sistema sanitario nazionale a causa del definanziamento posto in essere dagli ultimi governi. Tagli che stanno penalizzando sia i cittadini sia gli operatori del settore sanitario. L’ampia adesione allo sciopero a livello nazionale da parte dei dirigenti sanitari e dei veterinari della sanità pubblica è un grido di allarme. Al personale che ha deciso di incrociare le braccia va la mia vicinanza, evidentemente, la misura era colma ed era necessario dare un segnale forte.
Non capiamo come il ministro Lorenzin possa dirsi dalla parte dei medici visto che proprio lei ha portato avanti lo smantellamento del SSN con tagli inesorabili e l’assenza del rinnovo del contratto dei medici. Un messaggio chiaro da parte del Governo a rivolgersi ai privati penalizzando le eccellenze sanitarie dei nostri ospedali e i cittadini già vessati da una crisi economica profonda che spesso sono costretti a privarsi dei controlli e delle visite essenziali, delle cure. Con i nostri emendamenti alla Legge di bilancio prevediamo di aumentare il finanziamento del SSN per un miliardo di euro nel 2018 e 2019, anche al fine di garantire il rinnovo dei contratti del personale sanitario pubblico e convenzionato. Inoltre vogliamo dare tempi certi ai processi di assunzione e stabilizzazione del personale sanitario prevedendo che entro 60 giorni dall’entrata in vigore della Legge di bilancio tutte le Regioni sono tenute ad adottare tutti gli atti conseguenti.»