Il Gup di Siracusa, Giuseppe Tripi, a conclusione del processo col rito abbreviato, ha condannato sei anni e due mesi di reclusione Carmelo Basile, accusato di avere ucciso a Rosolini con cinque colpi di pistola, il 25 gennaio del 2006, il cognato Salvatore Cottonaro. Il giudice lo ha riconosciuto colpevole di omicidio volontario, riconoscendogli le attenuanti generiche, la scriminante della provocazione e la riduzione per la scelta del rito abbreviato. Il Gip, che si è riservato di depositare le motivazioni entro 60 giorni, ha riconosciuto in favore nelle figlie della vittima, Elena e Giulia Cottonaro, rispettivamente difese dall’avvocato Lipera Giuseppe e Grazia Coco una provvisionale, come riconoscimento del danno, che sarà liquidata in separata sede dal Giudice Civile. Il Pm Maurizio Musco, aveva chiesto la condanna di Basile a nove anni e sei mesi. Alla sua richiesta si erano unite le parti civili. La difesa dell’imputato aveva chiesto l’assoluzione per avere agito in stato di legittima difesa. Carmelo Basile, accusato di eccesso di legittima difesa, era stato assolto dal Tribunale di Avola. La sentenza è stata impugnata dalla Procura generale di Catania e la terza Corte d’appello etnea, il 5 aprile 2013, ha annullato la decisione del Tribunale di Avola e riqualificato l’accusa in omicidio volontario.