servizio di Carmelo Portelli
Domenica scorsa 16 dicembre si è svolto presso la “Cascina Marchesa” di Torino il tradizionale evento di Natale organizzato dall’Associazione “Rosolinese in Piemonte”. Argomento dell’incontro “Antiche voci: il lessico dei nostri nonni” con relatori i nostri concittadini dott. Pietro Paolo Poidimani: giornalista e storico delle tradizioni e Federico Faraone: ricercatore di parole e modi di dire siciliani.
Graditi ospiti, fra gli altri, la dott.ssa Viviana Ferrero, in rappresentanza della sindaca Chiara Appendino e dell’Amministrazione Comunale di Torino e il nostro concittadino dott. Pietro La Ciura, Direttore della Struttura Complessa di Oncologia e Direttore della Struttura Cure Palliative all’ASL1 di Saluzzo (Cuneo).
La dott.ssa Ferrero nel suo intervento ha ricordato come le associazioni culturali cittadine tipo la nostra hanno la grande importanza di integrazione fra le diverse realtà cittadine e si è augurata di poter lavorare insieme per la crescita culturale e morale della città.
Il dott. La Ciura, nel portare i suoi saluti ai soci presenti, ha ricordato momenti di vita rosolinese quando, ancora giovanetto, andava in giro nel paese nativo con il suo indimenticato genitore notaio dott. Luchino.
Molto sentite anche le parole dell’Ing. Salvatore Ignaccolo che, nel suo breve intervento, ha ricordato la figura dell’imprenditore Pietro Gennaro, nostro concittadino recentemente scomparso, insieme al quale ha scritto il libro Biografia d’Impresa “ An International Story”.
Moderatore dell’evento il vicepresidente Andrea Sallustro che ha presentato i relatori e dato avvio ai lavori.
Federico Faraone ha presentato il Siciliano non come dialetto ma come lingua, tanto che l’UNESCO definisce il Siciliano come “Lingua Neolatina, alla stregua dell’Italiano, Francese e Spagnolo”.
Sono stati presi in esame alcune parole e modi di dire riconducibili a popolazioni arrivate nella nostra terra da conquistatori, da ospiti o da migranti e hanno lasciato nel nostro linguaggio un segno del loro passaggio: ARA’, che vuole esprimere un invito, un sollecito, una preghiera; PINNONNU che nella sua etimologia iniziale voleva dire “addummisciutu”;
PIGGHIARI ‘A VIA RA CITU che non ha niente a che fare con l’aceto ma, proveniente dal francese, significava “prendere una strada da vagabondo”; A’ LEVA PILU cioè prendere
un sacco di botte; VIRTILAZZARU o VIRTULAZZARU che definiva un personaggio volgare ed arrogante; SCIALU MUORTU che, in origine, non era una parola negativa per il morto ma intendeva dire “Shalom al morto” ossia, dall’ebraico” pace al morto” anche se in vita era stato un uomo non proprio dabbene.
Alla fine della conferenza si è svolto il pranzo sociale che ha permesso ai numerosi soci di poter ricordare insieme momenti di vita vissuta “rusalinara” con i tanti conoscenti e amici presenti nell’occasione. Durante il pranzo è stato consegnato al socio Giovanni Lorito il “Premio del giorno” riconoscimento assegnato in ogni evento a persone o soci che hanno contribuito positivamente alla vita dell’associazione.
Alla fine il presidente dell’Associazione dott. Salvatore Petriglieri ha ringraziato tutti gli intervenuti esortando i genitori a coinvolgere i propri figli negli eventi organizzati dall’associazione in modo da svegliare e sviluppare lo spirito di appartenenza alla nostra comunità “rusalinara” e mantenere vive le tradizioni, gli usi e costumi della terra natia, compresa l’enogastronomia locale invidiataci in tutto il mondo.
Al prossimo evento …..