Siracusa, 7 aprile 2015- Terzo incontro del ciclo “Quale Economia per una Società più Giusta?” organizzato da Siracusa Resiliente. Il tema dell’appuntamento che si terrà il 10 aprile alle ore 17, presso l’aula magna del Liceo Corbino, sarà “O Dio o mammona: l’adorazione del vitello d’oro sta finendo?”. A relazionare sull’argomento Tonino Perna, economista e sociologo, professore ordinario di sociologia economica presso l’Università degli studi di Messina, già Presidente dell’Ente Parco dell’Aspromonte dove ha promosso l’Eco-Aspromonte, prima moneta locale sperimentale; Perna è anche Assessore alla Cultura nella Giunta Accorinti a Messina ed è stato coordinatore dell’Osservatorio sulla Democrazia Partecipativa, direttore del C.R.I.C.(Centro Regionale di Intervento per la Cooperazione) e Presidente del Comitato Etico di Banca Etica. Inoltre è scrittore autore di numerosi saggi tra cui “Lo sviluppo insostenibile”
Previsti gli interventi di Orazio Scalorino, sindaco di Floridia e di Elio Cappuccio, docente e Presidente del Collegio di Filosofia. A seguire le testimonianze de L’Altro Mercato, bottega del commercio equo solidale gestita dalla Coop. Francisca Martin.
I due precedenti appuntamenti con Marco Bersani di Attac Italia e Maurizio Pallante, hanno approfondito i temi del profitto che sta oramai alla base della nostra società, dei guasti della finanza pubblica, del PIL che è assolutamente funzionale al modello di sviluppo illimitato ed impossibile e di un modello di società alternativa che metta al centro una nuova scala di valori, di comportamenti e di scelte politiche.
L’appuntamento con Tonino Perna è il 10 aprile, ore 17 Aula Magna Liceo Corbino, Via A. Diaz, SR.
“Le grandi svolte sono il risultato di mille svolte quotidiane, degli sforzi tenaci che tutti possiamo attuare facendo la nostra parte… L’efficacia dell’azione non dipende da quanto in alto siamo collocati, ma da quanta lucidità, determinazione e passione sapremo impegnare senza cedere alla rassegnazione”.
( Roberto Mancini, Trasformare l’economia, Franco Angeli pag. 297-299 ).