Negli ultimi anni in tutto il territorio dell’ex provincia di Ragusa si sta registrando un’espansione allarmante della criminalità.
Le forze dell’ordine non riescono ad applicare adeguate misure di contrasto e di prevenzione a causa della dotazione organica palesemente insufficiente, tra l’altro già messa in crisi dalle crescenti esigenze di servizio derivanti dall’incremento del traffico passeggeri dell’aeroporto di Comiso e dalla continua operatività del Centro di primo soccorso e accoglienza di Pozzallo.
Ho già sottoposto tale situazione all’attenzione del Ministero dell’Interno mediante due interrogazioni, alle quali il vice ministro Bubbico ha risposto sminuendo il problema e tentando di far passare per una qualche soluzione l’assegnazione di 13 nuove unità, in realtà già superate da trasferimenti e pensionamenti.
Inoltre, il vice ministro ci aveva informati che il dispositivo delle forze di polizia predisposto al presidio e al controllo del territorio può contare su circa 1000 operatori, che, suddivisi presumibilmente per funzioni e turni di lavoro, dovrebbero tutelare la sicurezza di oltre 300.000 persone, presidiando e controllando 1614 chilometri quadrati di territorio, 12 Comuni e circa 1400 km di arterie extraurbane.
Un rapporto che sembra ben lontano dai livelli ottimali, confermato dall’aumento esponenziale degli episodi criminali, sia nel numero che nella gravità: i furti si fanno sempre più numerosi e consistenti, sono ricomparse risse e rapine, il settore ortofrutta nell’area occidentale degli iblei è sempre in mano alla mafia e di recente la magistratura ha avviato delle indagini per presunte infiltrazioni mafiose nel comune di Scicli.
La situazione è diventata insostenibile sia dal punto di vista economico che emotivo: molte aziende sono state messe in ginocchio e alcune hanno chiuso i battenti; se prima si poteva aver paura a rimanere la notte nella propria casa in campagna, adesso la si ha pure in città e di giorno.
Durante il mio quotidiano lavoro di ascolto delle istanze provenienti dal territorio, ho avuto modo di registrare il radicarsi di una profonda sfiducia tra la popolazione iblea, e in generale quella siciliana, verso le pubbliche istituzioni che spesso si dimostrano inefficaci o inefficienti.
Pertanto ho presentato una nuova interrogazione a risposta scritta in cui chiedo al Governo se sia a conoscenza degli ultimi sviluppi criminali del territorio ibleo, se stia valutando un altro aumento dell’organico delle forze di polizia e quali misure stia attuando per contrastare la crescente criminalità.
Il testo dell’interrogazione è pubblicato sul sito della Camera dei deputati nella mia scheda personale, così come I contatti tramite cui I cittadini possono inviarmi proposte o segnalazioni.
Ispica, 25 Ottobre 2014
Marialucia Lorefice
Portavoce M5S alla Camera dei Deputati