Testo e regia Orazio Condorelli. Con Salvatore Tringali. Musiche Flavio Riva. Disegno luci Roberto Bonaventura. Teatro “Tina di Lorenzo”. Noto, 25 e 26 Gennaio 2020. Due spettacoli nelle due date: ore 20.00 e ore 21.30
“Mangia e bevi!”, mi dicono: “E sii contento di averne”. Ma come posso io mangiare e bere, quando quel che mangio, a chi ha fame lo strappo, e manca a chi ha sete il mio bicchiere d’acqua? Eppure mangio e bevo.(B.Brecht)
Secondo spettacolo per il segmento Cartellone 70/30: è ALLA FURCA già in scena lo scorso 12 gennaio a Catania, al Centro Zò Culture Contemporanee, nell’ambito della Rassegna “Altre Scene”.
Ho voluto raccontare una vicenda ambientata in un medioevo vago e grottesco rappresentato non da cavalieri, dame e valori cortesi, ma da tempi bui e ridicoli. Volevo che tutto si trasformasse in una fotografia sul presente, sulla nostra società.
“Alla Furca” è la confessione di un piccolo potente, un leone di carta che si pente e allo stesso tempo si autoassolve. L’impianto visivo, traslato dal medioevo al contemporaneo, mette in scena la confessione di un pentito, compiuta dentro l’aula di un tribunale. Volevo che il dialetto siciliano diventasse lingua di scena, fondendosi con la musica (di Flavio Riva). Una musica che parte da rumori di catene, da suoni sgangherati di ferraglia. Non volevo che al centro della scena ci fosse un narratore ma una voce solista, un personaggio (interpretato da Salvatore Tringali), simbolo dell’avidità del potere. (dalle note di regia).
“Alla Furca” a febbraio, il 23, sarà al Teatro Salinus di Castelvetrano, mentre il 25 del mese successivo sarà a OfficinOff, di Scicli. Due le date – il 7 e l’8 maggio – di Ravenna, al Teatro Rasi.
Certo della consueta collaborazione, con la presente si coglie l’occasione per porgere cordiali saluti.
L’Ufficio Stampa
Vincenzo Rosana