I GD di Rosolini non ci stanno
Colpo pesante per le famiglie e per le piccole e medie attività di Rosolini, che dovranno fare i conti con una imposta comunale bella tosta. Ebbene si, il Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, per gli amici “TARES”, che non è un dio, ma un vero e proprio diavolo, venuto a prosciugare le tasche dei cittadini, senza che nessuno lo abbia impedito, ma anzi col benestare degli amministratori comunali che hanno ben pensato di utilizzarlo come il modo più semplice per far quadrare i conti in bilancio. Ironia a parte, ci si rende ben conto della distanza che separa la politica dalle difficoltà che buona parte delle famiglie vive. Siamo in un periodo di grave crisi economica che stenta a cessare e che sta usurando la parte più debole della società. Siamo estremamente convinti che ci siano molteplici altri modi di sopperire alla mancanza di liquidità nelle casse comunali. Molte sono state le proposte fatte in campagna elettorale, da ogni singolo candidato, per risanare il bilancio comunale e allo stesso tempo offrire posti di lavoro, seppur temporanei, ai cittadini più bisognosi. Oggi ci troviamo in una situazione in cui si sta male e anziché creare i presupposti per migliorare, si appesantisce la condizione delle famiglie che non arrivano a fine mese, con ulteriori tasse come la TARES che è stata addirittura imposta al massimo livello, utilizzando la massima aliquota.
Siamo consapevoli che tutti oggi si informano, quantomeno ascoltando radio e telegiornali, quindi, è inaccettabile sentirsi dire che questa tassa è stata imposta dal governo nazionale. Bisogna prendersi le proprie responsabilità senza raccontare frottole ai cittadini che già ne hanno piene le scatole. Possiamo sopportare oltre al danno anche la beffa? Non ci stiamo! Proponiamo quindi politiche atte a gestire la cosa pubblica senza gravare ulteriormente sui cittadini, ma percorrendo strade che allo stesso tempo possano rendere la città all’avanguardia e più civile. Sicuramente, ogni riferimento riguarda molti dei programmi che gli amministratori hanno sbandierato orgogliosi nelle campagne elettorali. Un piccolo suggerimento? La raccolta differenziata, tanto annunciata quanto assente. Ad oggi lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani alle casse del comune costa l’esorbitante cifra di 3 milioni di euro, importo che potrebbe essere drasticamente ridotto credendo e lavorando seriamente per creare i presupposti affinché venga realizzata la tanto attesa differenziazione dei rifiuti il cui giovamento non sarebbe solo economico.
Quindi proponiamo di rimodulare subito il regolamento della TARES in favore delle fasce deboli e delle attività produttive e in seguito concretizzare la raccolta differenziata e attuare la direttiva europea “Rifiuti zero”.
Occorrono investimenti coraggiosi che permettano, non solo di far respirare un po’ il bilancio comunale, ma di dare una svolta in positivo alle questioni che riguardano la politica di salvaguardia del territorio. L’aumento dei costi per lo smaltimento dei rifiuti, non deve essere una scusa per aumentare le tasse, ma bisogna puntare su politiche di abbattimento dei costi che sono la strada che ogni amministratore locale dovrebbe prendere, che sia del popolo o no, ma che voglia dare al popolo, oltre alla dignità, una coerente visione di impegno nella salvaguardia dell’ambiente.
Giovani democratici Rosolini