E’ iniziato oggi il lungo iter per la causa di beatificazione di Nino Baglieri, il “santo di Modica” come in tanti, affettuosamente, lo chiamavano quando era ancora in vita. Il vescovo della diocesi di Noto, Antonio Staglianò, nella Cattedrale netina, ha accolto il “supplex libellus”, la domanda con la quale i Volontari con don Bosco e tutta la famiglia salesiana, chiedono l’avvio della causa di beatificazione di Nino, l’uomo che portò una pesante croce, per quasi 40 anni, facendo dono a tutti del suo sorriso e delle sue parole di speranza. Una cattedrale gremita di persone venute anche da varie parti della Sicilia e anche da fuori. Nino era molto conosciuto non solo nella sua città, ma in tante parti d’Italia e del mondo. Le sue lettere giungevano ai cinque continenti, e dai cinque continenti riceveva richiesta di preghiera, ringraziamenti, oggi conservati gelosamente nella sua casetta di Modica Alta. Testimonianze inequivocabili di quella “fama di santità” che già al momento della morte, cinque anni fa, fu fortissima. In Cattedrale, questo pomeriggio, c’era il Rettor maggiore dei Salesiani, don Pascual Chavez, che Nino conosceva bene. Il nono successore di don Bosco non ha voluto mancare a questo appuntamento in ricordo di una persona il cui esempio cita andando in tutto il mondo. C’erano i suoi familiari, il papà Pietro, 88 anni, che insieme alla mamma Peppina, morta tre anni fa, lo hanno accudito sempre. C’erano i “cirenei”, così Nino chiamava quanti lo aiutavano ad andare in giro, quelli che gli facevano visita ogni giorno. E la commozione è stata grande quando il postulatore generale delle Cause dei Santi della famiglia salesiana, don Pierluigi Cameroni, ha domandato ufficialmente al vescovo di avviare la causa. “L’esperienza umana e spirituale di Nino Baglieri – ha detto nel suo intervento don Chavez – assume il significato di una luminosa testimonianza in tempi come questi in cui non di rado sono posti in causa gli stessi valori fondamentali della vita umana, o si rivendica il diritto di sopprimerla o la neutralità morale alla ricerca scientifica”. E poi, in conclusione: “La missione evangelizzatrice di Nino Baglieri continua attraverso i suoi scritti, attraverso il gruppo di preghiera Amici di Nino Baglieri, attraverso l’impegno di quanti, ancora oggi, sono mossi dal suo ricordo e dalla sua passione per il Regno. L’avvio della sua causa di Beatificazione sia per tutti noi, per la Chiesa di Noto, i Volontari con don Bosco e la Famiglia Salesiana, motivo di rendimento di grazie al Signore e stimolo per un rinnovato impegno a camminare insieme sulla via della santità”. Presenti al rito anche i vescovi emeriti Salvatore Nicolosi e Giuseppe Malandrino, oltre a numerosi sacerdoti e suore di tutta la Sicilia. E oggi, dalle 10 fino al pomeriggio, la festa del Movimento giovanile salesiano al Pala Rizza, con oltre duemila giovani da tutta la Sicilia. Slogan della giornata sarà: “Corro verso la santità. Come Nino, l’atleta di Dio”.