Ancora episodi di mala edilizia scolastica: difatti proprio nella giornata di ieri, durante le ore scolastiche, una studentessa del “Verga” di Ragusa è stata coinvolta nel crollo dello sportello di un avvolgibile, rimanendo ferita. In una terra che risulta sempre agli ultimi posti delle classifiche in fatto di sicurezza a scuola e di manutenzione edilizia, sembra evidente la necessità di investire in fatto di edilizia scolastica, finora rimasti solo parole (del fondo di un miliardo e mezzo promesso dal governo Renzi nel piano di edilizia scolastica ad Agosto, 91 mln sarebbero stati investiti in Sicilia).
“Un fatto come questo è gravissimo- Dichiara Andrea Manerchia, coordinatore della Rete degli Studenti Sicilia- Non possiamo tollerare che, nel 2014, ancora giovani studenti e studentesse della nostra età rischino la vita andando a scuola: abbiamo voglia di formarci, imparare, prendere parte al mondo da cittadini e da protagonisti, proprio per questo profondiamo il nostro impegno giornaliero nel frequentare le scuole, adattandoci a condizioni sanitarie, di sicurezza ed edilizie pessime. Non serve andare lontano nel tempo per mettere in luce altri episodi di mala edilizia, ormai sempre più frequenti: a Novembre gli studenti dell’IPPSARCT di Favara denunciavano la presenza di crepe strutturali e fili scoperti all’interno dell’istituto; era invece metà Ottobre quando, nostri associati di Siracusa, raccontavano e documentavano agli organi di stampa e informazione di classi dentro alle quali pioveva, non riuscendo il soffitto a contenere le infiltrazioni d’acqua. Secondo Legambiente, oltre il 60% delle scuole sarebbero state costruite prima del 1974, il 37,6% necessiterebbe di interventi di manutenzione urgente. Pretendiamo investimenti seri in fatto di edilizia scolastica, è arrivato il momento che ci ascoltino”.
Cordiali saluti
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