“Senza contributi è quasi impossibile potere raggiungere un sogno: la promozione del Rosolini in serie D”. Ad attaccare l’amministrazione comunale, è il consigliere comunale di opposizione, Giovanni Spadola, che non usa mezza termini per mettere in mora il sindaco, Pippo Incatasciato, l’assessore allo Sport Franco Arangio e non risparmia neppure il capitano della squadra, Emanuele Monaco, che ironia della sorte, è pure lui consigliere comunale di maggioranza. Spadola non fa sconti al Movimento “Rosolini La Nostraterra” che politicamente è vicino alla deputata all’Ars, Rossana Cannata.
” Il sindaco – dice Spadola – ha disatteso le promesse pre elettorali. Sul palco gridava che avrebbe pure portato la nostra squadra di calcio in serie D, ma nella sostanza, nelle casse della società non è arrivato un solo centesimo. Oggi – prosegue il consigliere Spadola – la squadra è terza in classifica ed in piena corsa per i play off, ma come dovrà fare per affrontare l’ultimo scorcio di stagione che può valere la promozione?. Al presidente Pietro Errante non si può chiedere la luna. I suoi sacrifici per i colori granata sono stati e continuano ad essere immensi. La città gli deve molto per la sua abnegazione alla squadra, per avere creato anche la scuola di calcio, per avere tolto dalla strada centinaia di ragazzini in una città che rimane dormiente. Voglio sperare – conclude Spadola – che entro il mese di marzo l’amministrazione faccia il proprio dovere aiutando economicamente il club. Questa amministrazione, però, ci ha abituati al peggio, pertanto la mia idea è quella di aprire un conto corrente per avviare una sorta di azionariato popolare. Bastano pochi euro a famiglia per potere dare ossigeno alla società. Probabilmente l’amministrazione comunale non si rende conto dei benefici economici che potrebbe portare una promozione. Significa potere ospitare migliaia di persone che arriverebbero da tutta la Sicilia, Calabria e Campania. Forse qualcuno non sa che oggi anche il Palermo è in serie D”.