Protestano i dipendenti comunali per il mancato percepimento degli stipendi di luglio e agosto. Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil organizzano oggi un sit – in davanti alla sede del Comune, convocando anche un’assemblea.
I rappresentanti dei sindacati spiegano in un documento che la protesta nasce dopo aver «constatato che non sono stati corrisposti al personale comunale gli stipendi del mese di luglio ed agosto, nonché il salario accessorio pregresso. Dalla riunione con il vicesindaco e il dirigente del Settore finanziario – evidenziano – non sono emerse notizie confortanti sul pagamento a breve termine di tali somme, né certezze sulla puntualità nella corresponsione delle retribuzioni future».
I sindacalisti, durante la riunione con il vicesindaco e il dirigente comunale, hanno inoltre preso atto che «non è stata presentata, seppur richiesta più volte in passato, alcuna programmazione dei flussi di cassa futuri, ma solo un prospetto delle entrate e dei
pagamenti decisi dall’Amministrazione nel periodo che va da aprile ad agosto». Preannunciando che, «in mancanza di riscontri positivi sulle questioni sollevate, saranno intraprese ulteriori azioni di lotta a tutela dei diritti e della dignità dei dipendenti».
I trasferimenti di risorse da parte dello Stato e della Regione ai Comuni, peraltro in diminuzione, non bastano a colmare quei vuoti che conducono al dissesto finanziario dell’ente.
Il segretario del Partito democratico, Gianni Stornello, suggerisce «la soluzione della vendita del patrimonio immobiliare comunale inutilizzato. In particolare, dei suoli nel quartiere San Giuseppe, estesi in un’area di cento mila metri quadrati che, destinati in parte all’edilizia residenziale e lottizzati, possono essere venduti a prezzo politico, aiutando così le famiglie e le imprese artigiane. Si tratta dei terreni espropriati che, secondo gli amministratori, sarebbero all’origine della crisi per gli oneri di esproprio saliti alle stelle. I dipendenti comunali – scrive Stornello – non percepiscono lo stipendio e non possono utilizzare i buoni-pasto, non più accettati da diversi commercianti. Vedono inoltre – rivela – imporre la sordina a chi si occupa di bilancio, utilizzando incomprensibili password nel sistema informatico dell’ente, assistendo alla fuga dal “palazzo” di alcuni amministratori beatamente in ferie settembrine. Fuga – conclude – alla quale non si sottrae neanche il segretario generale, lanciato verso la più prestigiosa sede di Modica».
EVA BRUGALETTA