Nell’arco della giornata scorsa, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Siracusa hanno portato a termine un’attività investigativa riguardante il danneggiamento della saracinesca di un esercizio commerciale a seguito di un diverbio avvenuto all’interno dello stesso per futili motivi.
L’accurata e minuziosa indagine dei militari dell’Arma è partita dalla estrapolazione dei filmati di videosorveglianza ed ha consentito l’identificazione e la denuncia a piede libero di S.R., classe 1995, siracusano con precedenti di polizia. Lo stesso, a seguito di una discussione con il proprietario, nella nottata del 5 settembre scorso, aveva esploso con un’arma artigianale un colpo contro la saracinesca della tabaccheria. Proprio il rinvenimento di parte dell’arma all’interno dell’abitazione del giovane durante una perquisizione, ha tolto ogni dubbio ai Carabinieri sulla paternità dell’atto.
L’arma in questione è stata realizzata con due tubi di diverso diametro capaci di scorrere l’uno dentro l’altro e di innescare una carica di lancio idonea a proiettare pallini metallici simili a quelli utilizzati nelle cartucce da caccia. All’atto del rinvenimento e del sequestro dell’arma artigianale, S.R. ha confessato la commissione del reato ed è stato quindi denunciato a piede libero per danneggiamento e detenzione e porto di arma rudimentale da sparo.
AUGUSTA (SR). VELIERO IN AVARIA. I CARABINIERI PARTECIPANO ALLE OPERAZIONI DI SALVATAGGIO DELL’EQUIPAGGIO.
Domenica sera alle 22.00 circa giungeva presso la Centrale Operativa dei Carabinieri di Augusta una richiesta d’intervento poiché lungo la costa, in località Baia Marina di Agnone Bagni di Augusta, era stato avvistato un veliero di 12metri circa, battente bandiera italiana, rimasto incagliato negli scogli a poca distanza dalla terra ferma.
Il veliero che aveva imbarcato acqua, presumibilmente per le avverse condizioni metereologiche, andava in avaria e perdendo gli ormeggi si arenava sulla battigia. Intervenuto sul posto il Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Augusta, unitamente alla locale Capitaneria di Porto, si adoperavano per trarre in salvo la coppia di passeggeri a bordo partecipando anche alle operazioni di ricupero del natante mediante l’utilizzo di corde che hanno permesso di avvicinare il veliero alla riva.