Ancora un episodio delittuoso nel campo della produzione di limoni, una delle colonne portanti dell’economia agricola della provincia. Il furto dei limoni, sebbene sottovalutato dall’opinione pubblica, è un fenomeno in continua crescita che causa ingenti danni agli imprenditori agricoli e favorisce così il mercato nero. Questo discorso ha una valenza ancora maggiore soprattutto nella provincia aretusea, dove l’economia agricola è fatta per una grossa fetta del commercio di questi pregiatissimi agrumi. I Carabinieri da tempo hanno messo in campo strategie atte alla repressione dei furti, che negli ultimi mesi hanno portato a numerosi arresti.
A Cassibile, nel corso della nottata, sono stati colti in flagranza di reato due uomini con un bottino di oltre 200 chili di limoni in contrada Spinagallo. I soggetti si identificano in Toscano Salvatore, classe 1964 e Nastasi Sebastiano, classe 1974, entrambi avolesi disoccupati e pregiudicati e non nuovi a questa attività criminosa. I due, approfittando del buio della notte, dopo aver reciso la rete di recinzione, si sono introdotti all’interno di un terreno iniziando a raccogliere i preziosi agrumi e all’arrivo dei Carabinieri avevano già riempito diversi sacchi di yuta con circa 200 chilogrammi di limoni, pronti per essere portati via e successivamente venduti a costo zero. Uno dei due soggetti colti in flagranza di reato, alla vista dei Carabinieri ha tentato la fuga ma è stato catturato pochi minuti dopo all’ingresso della frazione siracusana. La refurtiva sequestrata è stata poi restituita al legittimo proprietario.
Gli arrestati, infine, sono stati condotti presso la Stazione di Cassibile per le formalità di rito e successivamente rimessi in libertà come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa.