L’assessore provinciale al Patrimonio , professore Giuseppe Abbate, interviene sulla vicenda della vendita bassi del Palazzo del Governo, replicando al comunicato diffuso dall’onorevole Vinciullo:
“Apprendo con profondo rammarico delle considerazioni espresse dall’onorevole Vinciullo in ordine alla vicenda della vendita dei bassi del palazzo del Governo di via Maestranza ad Ortigia.
Ricordo che la scelta di alienare i suddetti beni è stata fatta dal Consiglio Provinciale molto tempo prima del mio insediamento e che le mie affermazioni, lungi dall’offendere l’onorabilità del parlamentare, erano dirette ad eseguire le decisioni del Consiglio, contrastando il commento dell’onorevole Vinciullo che, invece, si era dichiarato soddisfatto del fatto che la gara fosse andata deserta.
La battuta sull’inquilino era stata pronunciata, nello spirito dialettico della polemica politica, nella chiara prospettiva che l’adesione alla proposta di Vinciullo, relativa ai due bassi sfitti, avrebbe comportato, inevitabilmente, il medesimo destino di mancata alienazione anche all’altro basso affittato, già inserito nel piano di dismissione anche se non oggetto del bando andato deserto.
I bassi in questione, infatti, non sono tutti sfitti da anni, come sostiene il parlamentare regionale, né hanno mai prodotto alcun beneficio all’interesse pubblico.
Ribadisco che sul tema della cessione del patrimonio immobiliare è competente il Consiglio provinciale, che ha votato un Piano di dismissioni per un importo complessivo superiore ai 9 milioni di euro, che comprende tutti gli immobili ritenuti non strategici né strumentali alle funzioni dell’Ente. La vendita di quei bassi è inserita in quel Piano, che permetterà all’Ente di avere delle risorse a disposizione che altrimenti non avrebbe visti i forti tagli e le grandi difficoltà economiche in cui si muovono gli enti locali italiani.
Avrei preferito, infine, che da un ex amministratore comunale provenissero suggerimenti e proposte politiche piuttosto che il ricorso alle vie legali!