Agenti della Squadra Mobile della Questura di Siracusa hanno eseguito, presso il carcere di Siracusa, nove ordini di custodia cautelare, emessi dal GIP di Catania, ad altrettanti soggetti, già sottoposti a fermo di indiziato di delitto, accusati di estorsione aggravata ai danni di un commerciante. I nove uomini, tutti siracusani, sono: Brancato Salvatore, Cianchino Michele, Fortuna Andrea, Garofalo Alessandro, Garofalo Concetto, Garofalo Sebastiano, Lopes Osvaldo, Mazzarella Pasqualino e Raffa Giuseppe.
Agenti delle Volanti della Questura di Siracusa hanno denunciato in stato di libertà G.L. (classe 1989) di Siracusa, per il reato di inosservanza agli obblighi della sorveglianza speciale di P.S. cui è sottoposto.
NOTO – LA POLIZIA DI STATO ESEGUE UN ORDINE DI CARCERAZIONE
Agenti del Commissariato di P.S. di Noto hanno eseguito un ordine di carcerazione, emesso dal Tribunale di Ancona, nei confronti di Mirabile Giuseppe (classe 1965) residente in Noto. L’uomo deve espiare una pena residua di anni 1 e mesi 4, per i reati di furto aggravato in concorso e resistenza a pubblico ufficiale, fatti commessi nel giugno 2005 in Jesi.
PRIOLO GARGALLO – LA POLIZIA DI STATO DENUNCIA DUE GESTORI DI LIDO E SEQUESTRA I RELATIVI STABILIMENTI
Nella giornata di ieri, Agenti del Commissariato di P.S. di Priolo Gargallo, coadiuvati da impiegati del Comune di Priolo Gargallo, a seguito di una delega d’indagine della Procura della Repubblica di Siracusa, effettuava un sopralluogo presso due stabilimenti balneari, ubicati nei pressi di Marina di Priolo Gargallo, al fine di accertare alcune supposte irregolarità di carattere penale. Al termine degli accertamenti si procedeva al sequestro preventivo di due stabilimenti balneari e alla denuncia in stato di libertà dei due gestori: A.F.A. (classe 1969) e N.C. (classe 1940).
In specie, in ottemperanza alla delega d’indagine, gli Agenti si recavano presso il primo lido e, alle ore 10:00 circa di ieri, dopo avere bloccato il deflusso dell’acqua della condotta comunale, accertavano che il titolare del lido, senza averne titolo, aveva arbitrariamente realizzato una diramazione della rete idrica comunale dalla quale attingeva acqua per uso domestico che riversava in un invaso privato posto alle spalle del locale ristoro.
Nella medesima circostanza, gli Agenti accertavano, inoltre, che lo stesso aveva delimitato, tramite paletti in legno e cordone in tela, un tratto di spiaggia destinata a pubblica utilità, apponendo, nella medesima area, in modo stanziale, una serie di ombrelloni destinati alla propria clientela. Immediatamente dopo, gli Agenti si recavano presso il secondo lido dove accertavano che il titolare, senza averne titolo, aveva arbitrariamente realizzato, anch’egli, una diramazione della rete idrica comunale dalla quale attingeva acqua per uso domestico che riversava in un invaso privato posto alle spalle del locale ristoro. Pertanto, il primo gestore è stato denunciato in stato di libertà per il reato di furto aggravato e occupazione abusiva di suolo demaniale mentre al secondo veniva contestato il reato di Furto aggravato. Le aree dei lidi venivano sottoposte a sequestro preventivo.