La vicenda relativa alla cessione della raffineria Esso di Augusta all’azienda di Stato algerina Sonatrach desta preoccupazione e perplessità, aggravate dalla scelta della multinazionale statunitense di tenere all’oscuro di tutto le rappresentanze sindacali.
Le ricadute di questa scelta, sul piano occupazionale, appaiono incerte, quindi potrebbe ulteriormente aggravarsi il profondo disagio sociale generato in questi anni dalla progressiva dismissione dell’insediamento petrolchimico nella nostra provincia. Anche dal punto di vista ambientale non ci sono ragioni per stare tranquilli visto che nulla, allo stato, garantisce in relazione al rispetto degli impegni già presi dalla Esso al fine di adeguare gli impianti secondo i parametri richiesti a tutela di un ambiente già drammaticamente compromesso. Questo ulteriore e potenziale danno alla realtà industriale del nostro territorio appare come l’ennesimo effetto di una mancata riflessione sul modello di sviluppo. Senza una seria politica industriale si rischia di essere terra di conquista da parte di chi persegue interessi diversi da quelli delle nostre comunità.
Alla luce di questi profili di riflessione, tutti i rappresentanti istituzionali, oltre che le forze politiche e sindacali, devono fare fronte comune per chiedere chiarezza e opportune garanzie a tutela del presente e del futuro, occupazionale ed ambientale, della raffineria di Augusta. Noi siamo pronti a fare la nostra parte con l’impegno dei nostri rappresentanti regionali e nazionali.
Alessio Lo Giudice
Segretario Provinciale PD Siracusa