Leggo, con sorpresa e disappunto, di una presa di posizione nervosa e scomposta di Marco Monterosso e Riccardo Gionfriddo.
Se , a partire dalla provincia di Siracusa, si dovessero considerare fuori dal partito tutti coloro che dissentono e testimoniano la loro opinione in variegati modi si determinerebbe una “strage” di iscritti, di militanti e dirigenti. Con la logica espressa nel comunicato congiunto, un quarto dei gruppi parlamentari nazionali, dell’assemblea regionale e delle istituzioni locali, dovrebbe essere espulso dai gruppi e dal partito.
Peraltro, ritengo utile rammentare che, nel merito di alcune scelte assunte dall’Amministrazione Comunale di Siracusa, dove, peraltro, un’intera area e componente del Pd siracusana non è coinvolta, abbiamo da sempre espresso riserve e critiche pubbliche e private. Ci auguriamo che il nuovo assetto cittadino del Pd potrà contribuire ad affrontare queste contraddizioni con spirito positivo e costruttivo ma certamente senza la pretesa di imporre posizioni e opinioni con dicktat improponibili e inaccettabili.
Dal segretario e vice segretario del cittadino mi sarei aspettato, prima di lanciare strali ed editti, di chiedere al presidente del gruppo consiliare di recuperare il grave vulnus democratico ed i rapporto con la Consigliera Princiotta utilizzando, non la logica numerica ma la via maestra che rimane sempre quella del confronto politico dentro il partito, nei gruppi consiliari e negli organismi. Purtroppo, quando questo confronto non avviene, ognuno è autorizzato a esplorare tutte le strade per far valere le proprie ragioni.
Pur tuttavia, se le dichiarazioni di Monterosso e Gionfriddo sono finalizzate a promuovere e stimolare un confronto di merito, siamo aperti e disponibili a individuare sedi e momenti utili e opportuni. Con la stessa franchezza mi sento di affermare che, come area, non possiamo non stigmatizzare l‘attacco personale alla consigliera ed al nostro parlamentare nazionale .
Siracusa 09.03.2016
Coordinatore Sinistra Riformista PD Siracusa
Turi Raiti