Anche nell’anno che si sta concludendo l’impegno dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale nel contrasto al lavoro nero e in materia di sicurezza sui posti di lavoro ha consentito di ottenere risultati soddisfacenti a tutela dell’economia del territorio. Nello specifico ambito, il Comandante Provinciale, Colonnello Luigi Grasso, ha dichiarato: “Il controllo dell’impiego dei lavoratori rimane una priorità per l’Arma dei Carabinieri, in primo luogo per prevenire qualsiasi tipo di sfruttamento quale è il fenomeno del caporalato ma anche per contrastare il lavoro nero, piaga che indebolisce l’economia sana del territorio e che viola qualsiasi tipo di tutela a garanzia del lavoratore”.
Con 200 ispezioni, d’intesa e su impulso del Dirigente dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Siracusa, con il fondamentale supporto dei colleghi del Comando Provinciale di Siracusa, i Carabinieri del N.I.L. hanno assicurato la costante presenza dello Stato in tutti i Comuni della provincia aretusea sotto il profilo dell’occupazione nel giusto inquadramento contrattuale, contributivo ed assicurativo.
Ed inoltre, con il supporto degli Ispettori del Servizio Tecnico dell’Ispettorato del Lavoro e dello Spresal dell’ASP 8 di Siracusa, hanno contrastato le violazioni in materia di sicurezza sul lavoro nel settore edile ed in quello agricolo.
Sono stati 70 i cantieri ispezionati e 40 gli accessi nelle campagne e nelle serre. Nessun settore, però, è stato tralasciato: solarium, centri bellezza, lidi balneari, industrie metalmeccaniche, aziende di trasporto, colf e badanti, case di riposo, bar, pizzerie, supermercati e ristoranti, centri scommesse e saloni di bellezza.
Su 734 lavoratori controllati, ben 224 sono risultati essere occupati in nero, 82 dei qualistranieri maggiorenni e 4 minorenni. Per due stranieri privi di permesso di soggiorno è stata disposta l’espulsione.
Le aziende sospese sono state 68, per avere impiegato lavoratori in nero oltre il 20% della forza occupata.
I datori di lavoro deferiti alla Procura della Repubblica del Tribunale di Siracusa, per reati in materia di sicurezza, di illecita videosorveglianza sui dipendenti e caporalato, sono stati 32.
Due aziende sono state sottoposte ad altrettante amministrazioni controllate, per sfruttamento dei lavoratori, punito ai sensi dell’art. 603 bis ed un cantiere è stato sottoposto a sequestro penale per gravi violazioni in materia di sicurezza.
Le sanzioni amministrative irrogate ammontano ad oltre 750 mila euro, mentre le ammende comminate ammontano a quasi 60 mila euro.
Questa, in sintesi, l’attività di contrasto posta in essere sul territorio nell’arco di quest’anno dai Militari del N.I.L. di Siracusa.
Il quadro che ne emerge riguarda il preoccupante perdurare del lavoro nero, fenomeno duro da debellare, che in tempo di crisi occupazionale resta l’obiettivo principale da contrastare perché, oltre alle pesanti ripercussioni in tema di mancanza di contributi utili per il trattamento pensionistico in danno dei lavoratori in nero, le aziende scorrette hanno minori costi di manodopera ed in tal modo possono offrire prodotti e servizi ad un prezzo minore con corrispondente danno per le aziende che rispettano le regole.
La tutela delle norme sul lavoro sarà assicurata dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro in tutte le fasce orarie per garantire il rispetto delle regole in un mondo del lavoro che, roso dalla precarietà, danneggia tutti quegli imprenditori onesti che rispettano i Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro.