Nel corso della tarda serata di sabato, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Siracusa hanno tratto in arresto i conviventi siracusani LOMBARDO Luigi, pregiudicato di anni 33, e BERETTA Adriana, incensurata di anni 44, perché sorpresi mentre compivano un furto all’interno di un’abitazione. I militari, nel corso di un normale servizio di controllo del territorio, transitando nei pressi di una palazzina in questa via Polibio, notavano la presenza in strada di una donna che, al passaggio dell’auto di servizio, tentava di evitare di essere vista nascondendosi dietro i veicoli in sosta. Insospettiti dal comportamento della donna, gli operanti la bloccavano rendendosi conto che si trattava del cosiddetto “palo” incaricato di scrutare la zona ove viene commessa l’azione criminosa ed avvisare il complice di eventuali “contrattempi”. Difatti, subito dopo, il complice della donna usciva dalla porta di un appartamento ove aveva appena commesso un furto. Immediatamente bloccato sulle scale da uno dei militari in servizio, mentre l’altro sorvegliava la donna, l’uomo veniva trovato in possesso della refurtiva, consistente nella somma in denaro di circa 300 Euro, in un computer portatile e in numerosi oggetti preziosi, per un valore complessivo di circa 8.000 Euro, che, subito recuperata, veniva restituita al proprietario, un commerciante 53enne di Siracusa. Nel corso del sopralluogo si accertava che il LOMBARDO Luigi, approfittando della momentanea assenza dei proprietari dell’immobile, allontanatisi da casa per trascorrere la serata da amici in occasione della partita della Nazionale Italiana, si era arrampicato, utilizzando il tubo del gas, fino a raggiungere il balcone dell’abitazione, posto al terzo piano dello stabile, ove si introduceva dopo aver forzato con un grosso cacciavite una delle finestre dell’appartamento. I predetti, dichiarati in stato di arresto per il furto aggravato, venivano tradotti, l’uomo, presso la Casa Circondariale di Siracusa e, la donna, presso quella di Catania Piazza Lanza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di questo capoluogo.