Sono ben 53 le irregolarità riscontrate negli ultimi giorni dai Carabinieri della Compagnia di Siracusa al termine di una serie di accertamenti mirati a contrastare le forme di abusivismo nel settore dell’erogazione dei servizi di pubblica utilità. Nel corso dell’attività di verifica, già avviata da tempo, e condotta dai militari dell’Arma con il supporto per gli aspetti di carattere tecnico dal personale della Società che ha in appalto la distribuzione cittadina dell’acqua, ovvero la SIAM S.p.a., sono stati riscontrati numerosi allacciamenti abusivi alla condotta pubblica, realizzati con flessibili e tubi multistrato. In maggioranza, i controlli hanno riguardato utenze i cui intestatari erano già stati reiteratamente avvisati del loro stato di morosità ed a cui, a causa della persistente inadempienza al pagamento, erano stati tolti i contatori, comunque bypassati. Durante le verifiche, che hanno riguardato varie zone cittadine, non si sono registrati particolari momenti di tensione con i residenti controllati, anche in ragione del fatto che l’accertamento delle violazioni e delle irregolarità è stato accompagnato dall’assicurazione che non sarà mai interrotta la fornitura dell’acqua, limitata per legge ad una quantità giornaliera predefinita anche per le utenze morose o abusive, e che particolari situazioni di difficoltà ed indigenza saranno affrontate con la dovuta sensibilità al fine di trovare la migliore soluzione. A seguito dei servizi, e del conseguente passaparola di quartiere, numerose persone evidentemente consapevoli del loro stato di inadempienza hanno provveduto spontaneamente a regolarizzare le proprie posizioni presso gli sportelli al pubblico della Società SIAM S.p.a., sanando il dovuto. Gli allacciamenti abusivi, ricordano i Carabinieri, oltre a determinare per la Società appaltatrice un ingente mancato introito, che si traduce nella minor disponibilità di risorse economiche da destinare alla manutenzione degli impianti e delle condotte e nel potenziale aumento dei costi del servizio gravante sulle famiglie che in maggioranza pagano regolarmente la bolletta, integrano anche la fattispecie di reato di furto aggravato, con conseguente deferimento all’Autorità Giudiziaria dei responsabili.