I Carabinieri delle Stazioni di Siracusa Principale ed Ortigia, unitamente a personale della Polizia Municipale, hanno effettuato un servizio antidegrado urbano per verificare l’occupazione abusiva di alcune aree cittadine da parte di extracomunitari senza fissa dimora, usualmente dediti all’accattonaggio ai semafori o all’ingresso dei supermercati. Recependo le doglianze dei cittadini residenti nelle zone interessate dal fenomeno, il cui malcontento ha anche trovato spazio sugli organi di informazione, i Carabinieri di Siracusa, proseguendo nei servizi già avviati un mese addietro durante i quali furono ispezionati l’ex Tribunale, il Carcere borbonico ed altre strutture, hanno verificato le condizioni presenti in via San Simeone, in viale Regina Margherita ed in altri punti della città. I controlli hanno accertato le precarie condizioni igienico-sanitarie in cui versano i luoghi e gli immobili e, nel senso, sono stati già presi contatti con il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani per far rimuovere l’ultimo materasso rimasto in via San Simeone e la sporcizia diffusa. Più complessa la situazione all’interno di una villa dismessa in viale Regina Margherita: qui i Carabinieri, entrati rimuovendo una paratia presente sul portone di ingresso, hanno trovato uno stabile in passato certamente utilizzato come ricovero di senzatetto data la presenza di numerosi materassi ammassati, con sporcizia, escrementi e rifiuti disseminati ovunque in ogni locale e piano dell’immobile. In questo caso bisognerà risalire alla proprietà della villa per sollecitare i successivi interventi di competenza, atteso che l’immobile si trova in una zona centrale della città, nei pressi di scuole e parchi giochi, e pertanto non può continuare ad essere ricettacolo di topi e sporcizia. In ogni posto controllato i Carabinieri non hanno registrato la presenza di extracomunitari, data anche la loro abitudine a spostarsi con frequenza per le diverse zone della città. I servizi di prevenzione in argomento continueranno nelle prossime settimane, finalizzati da un lato a tutelare i residenti affinché situazioni di degrado urbano non sussistano sul territorio arrecando pregiudizio alle condizioni igienico-sanitarie della popolazione; dall’altro, ad assicurare assistenza a persone in grave difficoltà che individuano come dormitori strutture o zone improvvisate, mettendo a rischio la loro stessa incolumità e salute.