Bruni, LUMSA: “La Sicilia è piena di straordinari talenti invisibili a questa economia”
La tavola rotonda “L’impresa civile: natura, motivazioni e prospettive per lo sviluppo di un nuovo Welfare State” ha messo a confronto amministratori locali, politici, imprenditori e sindacalisti per discutere di nuovi modelli economici e di welfare territoriale
Siracusa, 15 settembre 2014- “La Sicilia è piena di talenti che l’economia tradizionale non vede”. Così il professore Luigino Bruni, docente della LUMSA di Roma e massimo esponente delle scuola di Economia Civile in Italia, ha concluso i lavori della Scuola di Economia Civile di Avolab svoltasi a Siracusa presso l’istituto San Metodio, dall’11 al 14 settembre 2014, parlando di talento e modello inclusivo della nuova economica. Un’edizione ricca di ospiti e di eventi a cui hanno partecipato 27 ragazzi, provenienti da tutta la Sicilia e non solo, che si sono confrontati in aula con i principali studiosi dell’ Economia Civile e con imprenditori e associazioni orientati all’impresa civile. La tavola rotonda che ha concluso la Summer School domenica 14 settembre, moderata da Steni Di Piazza, presidente di Avolab e da Mario Crosta, Direttore Generale di Banca Etica, è stata un momento importante di dibattito con la cittadinanza sul presente ed il futuro del nostro paese.
Il dibattito è stato centrato soprattutto sui nuovi modelli di sviluppo oggi indispensabili come risposta alla crisi. “Occorre prendere atto che il modello di welfare statalista europeo sta diventando economicamente insostenibile- ha commentato l’On. Sofia Amoddio, siracusana e componente della Commissione Giustizia della Camera che è intervenuta in apertura-. Bisogna ripensare a nuovi modelli che prevedano l’inserimento del privato ed il contributo responsabile di nuovi soggetti”. Importante anche il contributo di Edo Patriarca, deputato nazionale ed esponente della Commissione Affari Sociali del Parlamento: “In questo momento di grave crisi economica e sociale, bisogna contrastare la paura e la rassegnazione. Bisogna, come dice Papa Francesco, abitare la frontiera, reagire con coraggio e immaginare nuove forme di coesistenza sociale. Un nuovo welfare basato sulla sussidiarietà virtuosa che chiami all’appello tutti i soggetti presenti sul territorio, imprese, associazioni, amministrazioni, cittadini volenterosi per ricostruire insieme un tessuto sociale che si richiami ai valori fondamentali della nostra Repubblica. Il Governo ed il Parlamento devono, attraverso leggi e regolamenti, costruire la cornice, ma la vera sfida è sul territorio! Un primo passo è la riforma sul terzo settore, varata in luglio dal Governo e che si appresta ad affrontale l’iter parlamentare”.
Gli amministratori locali presenti hanno presentato le loro esperienze, testimonianza di questo cambio di rotta. Il vicesindaco di Siracusa Francesco Italia, ha presentato il progetto varato dall’amministrazione per sostenere lo start up di 18 imprese giovanili, mentre Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla, ha raccontato come ha fatto del suo Comune un laboratorio attivo di partecipazione e trasparenza, internalizzando tutti i servizi comunali ed inaugurando, lo scorso gennaio, la prima eco stazione comunale della Provincia di Siracusa.
Anche il comune di Caltanissetta punta all’innovazione sociale: l’assessore Piero Cavalieri ha presentato un piano di microcredito avviato sul territorio con Banca Etica e il progetto “Caltanissetta per Caltanissetta” che coinvolgerà le diverse realtà del volontariato locali.
Presente anche Giacinto Palladino, Segretario Nazionale della FIBA, sindacato dei bancari della Cisl, che ha sostenuto fin dall’inizio l’avventura di Avolab: “In questo modello di società anche il sindacato deve fare la sua parte. Bisogna interpretare la coesione tra chi lavora e che non lavora. Attraverso la contrattazione possiamo creare nuovi strumenti che sostengano le famiglie nei momenti più difficili. Anche le banche devono riscoprire il loro ruolo originario. La piattaforma che abbiamo presentato ai banchieri va in questa direzione, un nuovo modello di banca che contribuisca al benessere della comunità e ricominci ad erogare credito alle famiglie e alle imprese del nostro paese”.
Numerose le testimonianze degli imprenditori sociali, tra cui Gaetano Giunta, Fondazione Comunità di Messina e Rosario Sapienza, Hub Sicilia; entrambi hanno ribadito la necessità di dare rilevanza ai soggetti che possono fare rete sul territorio. Grande attenzione è stata poi posta alla presentazione dei progetti degli studenti della Summer School di quest’anno, tra cui una cooperativa sociale “All Inclusive” che prevede la produzione di prodotti agricoli biologici stagionali ed autoctoni che coinvolga soggetti svantaggiati, agenzie che compongano pacchetti di viaggio per persone con disabilità sensoriali o ancora “Start Up Academy”, destinato a portatori di disabilità psichiche over 16 per il potenziamento delle capacità cognitive e adattive e in grado di aumentare i livelli di autonomia personale dei soggetti e ridurre il carico psicologico delle loro famiglie.
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