Ancora un episodio delittuoso nel campo della produzione di limoni, una delle colonne portanti dell’economia agricola della provincia. Il furto dei limoni, sebbene sottovalutato dall’opinione pubblica, è un fenomeno in continua crescita che causa ingenti danni agli imprenditori agricoli e favorisce così il mercato nero.
Questo discorso ha una valenza ancora maggiore soprattutto nella provincia di Siracusa, dove l’economia agricola è fatta per una grossa fetta del commercio di questi pregiatissimi agrumi.
I Carabinieri da tempo hanno messo in campo strategie atte alla repressione dei furti, che nelle scorse settimane hanno portato a numerosi arresti.
A Cassibile, nella nottata di ieri, sono stati colti in flagranza di reato tre uomini con un bottino di oltre 250 chili di limoni in contrada Pantanelli. I soggetti identificati in Cadiri Carmelo, classe 1991, Cadiri Marco, classe 1992 e Casella Massimiliano Nunzio, classe 1973, tutti catanesi disoccupati e pregiudicati e non nuovi a questa attività criminosa.
I tre, approfittando del buio della notte, si sono introdotti all’interno di un terreno iniziando a raccogliere i preziosi agrumi e all’arrivo dei Carabinieri avevano già riempito diversi sacchi con circa 250 chilogrammi di limoni, pronti per essere portati via e successivamente venduti a costo zero. Uno dei tre soggetti colti in flagranza di reato, alla vista dei Carabinieri ha tentato la fuga ma è stato catturato pochi minuti dopo all’ingresso della frazione siracusana. La refurtiva sequestrata è stata poi restituita al legittimo proprietario.