Sul “Patto dei Sindaci” la Regione, dopo il lungo letargo e la totale latitanza protrattasi nei 5 anni del precedente Governo, si è finalmente svegliata e travolge il lavoro svolto dalla Provincia, come se nulla fosse stato fatto”, così si è espresso l’onorevole Bono a commento della riunione che si è tenuta a Catania, alcuni giorni fa, per mettere a punto il “Patto dei Sindaci”.
“La Provincia Regionale di Siracusa, invece, è stata uno dei pochissimi Enti pubblici siciliani a capire l’importanza del “Patto dei Sindaci”, sia sotto il profilo dei benefici ambientali, che in particolare delle ricadute economiche e occupazionali e, mentre altri Enti, e soprattutto la Regione, dormivano, l’Ente che ho l’onore di presiedere ha svolto un fondamentale lavoro di istruttoria per la migliore e più estesa applicazione possibile dei benefici Ue all’intero territorio aretuseo. Non a caso, fin dal 25 settembre del 2010, la Provincia Regionale di Siracusa aveva sottoscritto un accordo di partneriato con la Direzione Generale dell’Energia della Commissione Europea e si è accreditata quale “Struttura di supporto”, proprio per la promozione del “Patto dei Sindaci”, cominciando da subito a porre in essere numerose iniziative di promozione, accompagnamento e supporto ai Comuni aretusei; non a caso sedici su ventuno Comuni siracusani hanno sottoscritto da quasi un anno il Patto d’onore con l’UE in materia. Ben venga il nuovo l’impegno della Regione, specie mediante l’utilizzo dei fondi europei per finanziare i Comuni che, dovendo redigere i PAES, non hanno le risorse necessarie. Sterile, invece, appare la preoccupazione del Governo regionale di mantenere il monopolio della referenzialità con i Comuni, unici destinatari e beneficiari del Patto che, per sua impostazione, mette in relazione direttamente i singoli Comuni con la Comunità Europea, mentre alla Regione e alla Provincia rimangono solo compiti di supporto ed accompagnamento che, se resi in modo collaborativo e sinergico anziché conflittuale, saranno sicuramente più efficienti e produttivi.
Nel garantire, in ogni caso, che le porte della Provincia saranno sempre aperte alla massima collaborazione con i Comuni che vorranno avvalersi del suo supporto, ci auguriamo che le risorse economiche opportunamente destinate dalla Regione al Patto dei Sindaci sia utilizzate col massimo rispetto dei principi di chiarezza e trasparenza per quanto attiene le varie scelte future, come quella dei soggetti cui affidare il coordinamento delle azioni del “Patto dei Sindaci”, o quella dei quelli incaricati della formazione, o quella dei soggetti da formare, o, infine, quella dei soggetti che dovranno realizzare i PAES.
Ciò perché legalità e correttezza amministrativa sono concetti che vanno certamente invocati, ma anche e soprattutto applicati, sempre”.