A seguito della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della Regione Sicilia del Piano Paesaggistico, l’8 febbraio 2012, il Presidente della Provincia Regionale di Siracusa On. Nicola Bono ha tenuto stamani un confronto con i sindaci dei 21 Comuni, per esaminare le ripercussioni che tale piano potrebbe avere sullo sviluppo del territorio della provincia di Siracusa, e sull’ipotesi di un ricorso sia da parte della stessa Provincia, che di tutti i Comuni.
“Sia culturalmente che politicamente – ha premesso Bono – sono stato sempre favorevole ad ogni forma di intervento normativo per la salvaguardia del territorio, e se c’è una critica che occorrerebbe fare in materia è semmai sulle norme ed sull’ingiustificato ritardo con cui il Piano Paesaggistico è stato adottato. Infatti, ho personalmente contribuito, nella qualità di sottosegretario per i Beni e le Attività Culturali nel 2004, all’approvazione del codice dei beni culturali, che oggi è la principale fonte normativa del piano. Ma proprio per questa consapevolezza, sono convinto che il Piano Paesaggistico è in grado di adempiere a pieno al suo nobile scopo solo a condizione di permettere una tutela equilibrata e corretta del territorio, che consenta uno sviluppo sostenibile se non si trasformi in una inutile ed immotivata ingessatura dello stesso. In tal senso non posso ignorare che da parte degli uffici competenti della Provincia si ritiene che le procedure di adozione del piano non risultano corrette e il risultato dello stesso non appare coerente con gli obiettivi di conciliare la tutela e lo sviluppo sostenibile.”
“Dalle relazioni acquisite – ha detto il Presidente – sono emerse infatti delle problematicità relative al piano, che mettono in forte dubbio la legittimità del decreto. Le problematicità riscontrate attengono innanzitutto alla mancata concertazione con gli Enti locali, ma anche al tipo di cartografia utilizzata, alla mancata predisposizione della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e della Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA), oltre alla oggettiva inclusione nelle norme di rispetto delle aree industriali, per le quali il piano prevede vincoli che non consentirebbero neanche la reindustrializzazione prevista, ad esempio, dall‘Accordo di Programma per la Chimica. Una evidente contraddizione che va chiarita e superata”.
“L’incontro di oggi – ha continuato Bono – è stato organizzato per effettuare una verifica sulla volontà dei Comuni di procedere in maniera concertata nei confronti di uno strumento di gestione del territorio di tale rilevanza e per stabilire il principio di muoversi unitariamente, fermo restando il fatto che ognuno dei Comuni dovrà presentare le sue opposizioni per evidenziare le carenze del Piano Paesaggistico, rispetto al proprio specifico territorio.”
“Già da lunedì – ha concluso il Presidente – incaricherò un legale per gli aspetti legati ai temi
delle incompatibilità relative alle previsioni del Piano Territoriale Provinciale rispetto il Piano Paesaggistico e contemporaneamente svolgere il ruolo di coordinamento per procedere in maniera unitaria alla strategia concertata e condivisa per la tutela piena del territorio.”
All’incontro sono intervenuti il sindaco di Siracusa Roberto Visentin, l’avv. Salvatore Bianca responsabile dell’Ufficio legale dello stesso comune che ha spiegato in modo tecnico le modalità del ricorso, il sindaco di Palazzolo Carlo Scibetta, il prof. Francesco Martinico responsabile scientifico del Piano Territoriale Provinciale. Presenti anche l’assessore provinciale all’ambiente Gianni Briante, l’assessore alla pianificazione territoriale Giorgia Giallongo, l’ing. Angelo Di Pace dirigente di queste assessorato, sindaci, assessori e tecnici dei Comuni della Provincia.