Nella serata di ieri al Teatro Greco di Siracusa il Presidente della Provincia regionale On Nicola Bono ha consegnato a Ruggero Cappuccio il Superpremio Vittorini per il romanzo Fuocosui Napoli , Feltrinelli editore, opera scelta dalla giuria dei cento lettori . Ex equo gli altri due finalisti al premio letterario organizzato dalla Provincia di Siracusa , Fausta Garavini con Diario delle solitudine , Bompiani editore , e Giuseppe Lupo per L’ultima sposa di Palmira, Marsilio Editore . Il premio per l’Opera prima è andato a Barbara Di Gregorio con Le giostre sono per gli scemi Rizzoli editore.
I tradizionali Premi speciali del Presidente sono andati a Giorgio Calabrese (nutrizionista) per la Scienza, Leo Gullotta (alla carriera) , Sebastiano Lo Monaco per il teatro e Orazio Sciortino per la musica.
Durante la serata al teatro greco interventi musicali dei cantanti Giusy Ferreri e Francesco Renga.
Ha presentato Fabrizio Frizzi con la collaborazione di Mimmo Contestabile.
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Schede
I finalisti
Ruggero Cappuccio con Fuoco su Napoli, Feltrinelli editore
Ruggero Cappuccio oltre ad un raffinato scrittore è regista di cinema e teatro. Ha firmato più volte regie liriche per la direzione di Riccardo Muti.
Quest’anno oltre al Premio Vittorini è, col romanzo La notte dei due silenzi, Sellerio 2007, finalista al Premio Strega
Il libro
“Rispetto ai libri precedenti scritti su Napoli questo è un ‘unicum’ e un ‘monstrum’, un libro anomalo, una grande allegoria che esprime il desiderio di una palingenesi purificatrice e invoca un giorno del giudizio. È anche una storia d’amore e di stupro che riguarda tutta la città.”
Un mese e Napoli non sarà più la stessa. I Campi Flegrei stanno per esplodere e la città sarà presto invasa dall’acqua e dal fuoco. Nessuno ne è al corrente, tranne Diego Ventre – avvocato, affascinante e raffinato affabulatore, amico di politici potenti e di boss della camorra. Trenta giorni non sono molti, ma a Ventre sono sufficienti per progettare l’affare del secolo: vendere sottocosto e comprare a prezzi stracciati immobili che, una volta superata l’emergenza, saranno a loro volta rivenduti e ricomprati mettendo a segno profitti eccezionali. Napoli sarà un’altra città, sarà la Las Vegas del Mediterraneo.
Diego Ventre si muove con agilità, convince imprenditori, camorristi e affaristi, ridisegna il piano regolatore e determina il futuro di Napoli. Ricatta, ammalia, seduce, e trova il tempo per corteggiare l’eterea Luce, figlia di nobili decaduti e affascinata da quest’uomo sicuro di sé e colto, che dice sempre le cose giuste e sa sorprenderla facendo aprire per lei le residenze più inaccessibili della città. Intorno a Diego e Luce ruotano personaggi che sembrano interiorizzare le ombre che tra poco copriranno la città. Donne che trovano corpi che sublimano il bisogno con il sesso, capiclan alla resa dei conti, pittori che tentano l’assalto all’immortalità inseguendo sfumature impossibili. E poi c’è il silenzio, c’è il prima e il dopo. Napoli è irriconoscibile e la macchina operativa di Diego Ventre si mette in moto e – come a celebrare il passaggio da un’epoca all’altra – sposa Luce. Ma il loro è un rapporto che vive di passioni solo accennate e quando si posano le polveri della catastrofe, Luce riconosce per la prima volta l’uomo che ha sposato e ne ha paura.
In un finale estremo e melodrammatico, Luce e Ventre si affrontano e si distruggono, metafore viventi di una città che non sa vivere ma solo risorgere.
Fausta Garavini con Diario delle solitudini, Bompiani editore
Fausta Garavini studiosa di letteratura francese e occitanica, traduttrice e scrittrice, ha insegnato alla Facoltà di Lettere