Lo svolgimento dei XII campionati mondiali di canoa-polo a Siracusa ha comportato l’accurata predisposizione di una serie articolata di servizi di ordine e sicurezza pubblica, preceduti ed accompagnati da un’intensa attività di prevenzione e di analisi, che ha coinvolto massicciamente tutte le forze dell’ordine della provincia in stretta sinergia con la locale Prefettura, la Federazione Sportiva interessata ed il Comitato Organizzatore dell’evento.La complessità strutturale della manifestazione, che ha visto la partecipazione di 28 federazioni internazionali a rappresentanza di tutti i continenti ed oltre 2.000 persone tra atleti e staff tecnico, e la sua estensione temporale con l’impiego giornaliero per una intera settimana di oltre duecento appartenenti alle forze dell’ordine, parte dei quali provenienti da tutta Italia e qui appositamente inviati dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ha focalizzato sulla nostra Città l’attenzione mediatica, che ha travalicato l’ambito nazionale, come testimoniato dalla copertura giornalistica, radiofonica e televisiva dell’evento, con la RAI che ha trasmesso in diretta le partite decisive visibili in tutto il pianeta.In particolare, le modalità di svolgimento dell’evento, ricompreso nello spazio di mare e nelle prospicienti aree cittadine del centro storico di Ortigia, di notevole interesse storico e turistico, rimasto pienamente fruibile durante la durata delle competizioni in parola ai numerosi turisti e comuni cittadini, ha richiesto uno sforzo corale di tutti gli attori coinvolti per garantire sia un adeguato standard di sicurezza e protezione degli atleti e degli spettatori, che il sereno svolgimento della manifestazione sportiva, senza tuttavia limitare oltre modo la vivibilità cittadina, con particolare riferimento al sistema di viabilità urbana, posto sotto stress dalle inevitabili limitazioni al traffico veicolare nell’area dei giochi. Del resto, la delicatezza e criticità dell’appuntamento è stata anche amplificata dalla particolare congiuntura internazionale, recentemente particolarmente espostaad azioni dimostrative legate al terrorismo di matrice jihadista. Inoltre, la vetrina internazionale avrebbe potuto costituire un fattore di attrazioneper rivendicazione connesse all’endemico riproporsi di vertenze occupazionali, specie nella vicina area industriale, od inerenti le attività commerciali gravitanti nell’area portuale aretusea, parzialmente compresse dai concomitanti giochi.Per fronteggiare tali criticità è stata quindi disposta una Sala Operativa Interforze dedicata ubicata all’interno di “Casa Italia” e coordinata da un Funzionario della Polizia di Stato , che ha visto la partecipazione anche dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto, dei Vigili Urbani, dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile Comunale e del Comitato Organizzatore, che ha coordinato tutte le forze territoriali che hanno presidiato tutta l’area interessata, raccordandosi anche con gli equipaggi navali della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera, ottimamente coordinati dalla Capitaneria di Porto di Siracusa, che hanno assicurato la vigilanza a mare dei campi di gara.Un apporto formidabile infine è stato infine offerto dalle specialità terresti (unità operative di pronto intervento, artificieri, tiratori scelti, antiesplosivo, ed antidroga) marine (sommozzatori) ed aeree della Polizia di Stato intervenute, che hanno permesso diaumentare significativamente il tasso di sicurezza grazie alla loro preparazione tecnica ed al ricorso a sofisticati equipaggiamenti posti a loro disposizione dalla nostra Amministrazione.Il ricordo di questa memorabile esperienza, conclusasi felicemente anche sotto il profilo sportivo con la vittoria della squadra senior maschile, è anche testimoniato dalle spettacolari immagini registrate dalle telecamere durante le giornate di gara dall’elicottero AB 212 del IV Reparto Volo della Polizia di Stato di Palermo.