Si attende l’esito dell’autopsia, eseguita ieri a mezzogiorno sul corpo di Bogdan Wieslaw Drewniak, utile a stabilire le reali cause del decesso del polacco trovato morto sabato scorso nel vialetto di una villa che custodiva, a Porto Ulisse, sulla scogliera ispicese. Gaetano Scollo, sostituto procuratore della Repubblica di Modica che si sta occupando dell’indagine, ha nominato due giorni fa il medico legale, Francesco Coco, che ha effettuato le operazioni autoptiche.
Drewniak, affettuosamente chiamato “Masi”, aveva 53 anni, risiedeva ad Ispica da circa dieci anni e lavorava con la moglie nell’azienda dell’imprenditore agricolo che gli aveva affidato la custodia della suggestiva villetta sugli scogli.
L’ipotesi avvalorata al momento del ritrovamento del cadavere è stato l’omicidio, ma i carabinieri che effettuano le indagini non scartano la possibilità dell’improvviso malore. Non sembra però avere il valore dell’ipotesi il fatto che l’uomo abbia potuto sbattere la testa sul muretto del viale dopo un malessere.
Omicidio o malore, non è invece escluso il fatto che l’uomo possa essersi rialzato, dopo il colpo ricevuto o la rovinosa caduta, e si sia incamminato verso l’uscita per chiedere aiuto, prima che la morte lo rapisse in modo tragico. Sono state infatti rinvenute tracce ematiche lungo il vialetto, che accreditano tale supposizione.
Quasi dal primo momento, invece, è stata scartata la tesi dell’omicidio scaturito da una rapina o da un furto poiché non s’è trovato segno d’effrazione sull’immobile, non manca nulla all’interno della villetta, come non sono scomparse le quaranta euro che la vittima aveva nel portafogli.
La moglie ha dato l’allarme, ritrovando esanime il corpo del marito e chiedendo l’intervento dei carabinieri, rientrando dalla Polonia dopo dieci giorni di assenza.
La vedova è stata ascoltata diverse volte dagli inquirenti, ma non è riuscita a fornire un contributo alle indagini.
I carabinieri mantengono il massimo riserbo. In quest’indagine assai difficile non trascurano nessun particolare. In assenza di elementi significativi su cui potere indirizzare le ricerche, attendono il risultato dell’autopsia, che sarà quanto mai determinante per dire cosa abbia causato la morte di Drewniak.
La villetta rimane sotto sequestro.