«Non commento la decisione dei giudici di Catania: quando non si condividono le sentenze, si utilizzano tutti gli strumenti consentiti dalla legge, e a quanto pare su questo caso il pubblico ministero ricorrerà alla Corte d’Appello di Catania per fare valere le sue ragioni». Sono queste le parole dell’onorevole Pippo Gennuso dopo la scarcerazione di tre fratelli di Portopalo, Giuseppe, Giovanni e Claudio Aprile, accusati di tentata estorsione aggravata nei suoi confronti. «Da parte mia confermo quanto denunciato, ovvero la richiesta estorsiva di 10 mila euro fattaci dal signor Salvatore Midolo – conclude Gennuso – e sono pronto a ribadirlo in qualsiasi aula giudiziaria. Sono pronto ad un confronto con il personaggio che ci ha chiesto il pizzo».
Giovanna Alecci