Approvata dalla Giunta municipale con deliberazione n. 59 del 13 aprile 2015, la proposta del sindaco Piero Rustico di onorare la memoria dei Carabinieri caduti a Nassiriya nell’attentato del 12 novembre 2003 intitolando a loro la rotatoria antistante la Caserma dei Carabinieri. Nelle motivazioni riportate nella proposta tra l’altro si legge: “Il Sindaco … preso atto dell’importanza di dare testimonianza di quel tragico attentato e al fine di additare alla comunità, in modo particolare alle giovani generazioni, il valore e l’importanza del rispetto della vita umana e dei principi in difesa della pace contro ogni prevaricazione che violi la libertà, la democrazia e la civile convivenza tra gli uomini” e preso atto “delle aspettative di numerosi concittadini che vorrebbero si perpetuasse il ricordo di quelle vittime anche attraverso l’intitolazione a loro di una via o di una piazza, … propone di individuare il tratto della Strada Statale 115 come rotonda con proprio toponimo intitolando la stessa “Rotonda Carabinieri di Nassiriya – Caduti per la Pace”.
«Dopo il mio primo insediamento – ha ricordato il sindaco Piero Rustico – con la mia Amministrazione abbiamo pensato ai lavori di ammodernamento e di sistemazione della rotatoria all’ingresso sud del centro urbano, perché abbiamo ritenuto fosse un “biglietto” di presentazione importante per una città proiettata alla crescita e al rinnovamento. La deliberazione di oggi è un ulteriore atto teso a rendere la città una comunità attenta ai principi fondamentali della nostra Costituzione, per questo ho sentito forte il valore di dare testimonianza di quel tragico attentato. Il ricorrere dei cento anni dalla Grande Guerra costituiscono occasione di riflessione per onorare gli italiani caduti in guerra o in missioni di pace, il mio pensiero, inevitabilmente, è andato agli italiani caduti nell’attentato di Nassiriya del 12 novembre 2003. Fu un’azione a dir poco vile tenuto conto dell’alto valore morale e civile della missione italiana in Iraq. L’attentato stroncò la vita di chi era lì con l’intento di fornire aiuti ed essere, con la propria presenza, un deterrente alla conflittualità in atto, un tragico evento che suscitò lo sdegno e una grande partecipazione emotiva degli italiani e dell’opinione internazionale. L’esigenza di intitolare la rotatoria antistante la Caserma dei Carabinieri non poteva essere occasione migliore per onorare quelle vittime, la maggior parte delle quali apparteneva all’Arma dei Carabinieri che in quella circostanza è stata tragicamente segnata e offesa nel suo impegno di tutore dell’ordine pubblico.»