Il Comune di Noto invia comunicazione ai componenti indicati dall’Agenas per evidenziare che la Commissione deve operare in maniera collegiale e paritetica. Risulta, infatti, che i componenti dell’Agenas, senza aver preventivamente avvertito gli altri componenti e senza aver concordato con gli stessi la metodologia da seguire, hanno operato autonomamente, tra l’altro, senza ritenere di accogliere le legittime richieste del Comune di Noto che inopinatamente definiscono “concessioni”.
Il Comune di Noto, nell’interesse della comunità dell’intera zona sud, chiede fortemente che possa valutarsi il migliore modello organizzativo per la sanità della zona sud, da scegliere tra tutti quelli possibili e non partire con idee preconcette che fanno sorgere dubbi sull’operato.
Occorre, inoltre, che, per non incorrere negli stessi errori dell’ASP, si formulino precise indicazioni sui reali costi che il modello organizzativo dovrà sostenere, non dovendo mai dimenticare che uno dei principi della legge 5 del 2009 è quello della economicità, soprattutto in una Regione nella quale il deficit per la sanità ha raggiunto importi imbarazzanti. Occorre, altresì, precisare quali strategie si intendono mettere in atto, nella scelta del modello organizzativo, per evitare i numeri altissimi di “fughe” verso le ASP di Ragusa e di Catania, e occorre che venga specificata la distribuzione reale e non teorica di tutti i reparti.
E’ imprescindibile, in ogni caso, che il giudizio dovrà essere supportato da documentazione legalmente valida.
Si ribadirà fortemente che il giudizio della Commissione, e non soltanto dell’Agenas che rappresenta un componente della Commissione, debba essere quanto più obiettivo possibile e frutto della più obiettiva analisi che debba prevedere la migliore soluzione possibile concretamente realizzabile nel rispetto dei principi della legge 5/2009.