“La Provincia regionale di Siracusa è senza governance ed è praticamente allo sbando. Ci sono fortissime responsabilità da parte del presidente della Regione, Crocetta, incapace pure a nominare un commissario straordinario”. Ad affermarlo è l’ex deputato all’Ars dell’Mpa-Pds, Pippo Gennuso che lamenta i mancati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità provinciale.
“Le strade provinciali della provincia di Siracusa sono in totale abbandono, prive anche di segnaletica verticale ed orizzontale. Non si è neppure provveduto alla discerbatura dei bordi stradali e questo sarà un pericolo con l’arrivo dell’estate. Perché potrebbero verificarsi degli incendi. I dipendenti della Provincia sono anche preoccupati per il loro futuro, perché questa Riforma che è stata approvata, ma vedremo se il voto dell’Aula era legittimo o meno, così come ho evidenziato in una lettera al Commissario dello Stato, farà perdere riferimenti importanti per il territorio. In fatto di viabilità provinciale – aggiunge Gennuso – ci sono dei progetti approvati negli anni passati che non hanno ancora visto luce. Mi riferisco alla Provinciale 26. La Pachino – Rosolini, conosciuta da tutti come la strada della morte, dove nel 2012 furono deliberate somme per un milione di euro affinché si procedesse all’ammodernamento. Il Commissario straordinario della Provincia, Alessandro Giacchetti, che proprio ieri ha rinunciato alla nomina, nel lungo periodo che è stato al governo della Provincia regionale, a tutto ha pensato, tranne che alle tantissime strade impercorribili del Siracusano. E mi chiedo ancora: che fine farà la polizia provinciale con la nuova Riforma? Il governo della Regione che ci assedia con gli spot e non con atti concreti, deve occuparsi del territorio. Sulla pericolosità delle strade provinciali e la mancanza di interventi, voglio andare fino in fondo. Infatti presenterò un esposto alla Procura della Repubblica di Siracusa per denunciare “gravi attentati” alla sicurezza dei cittadini”.
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Siracusa, 15 marzo 2014
f.to
Giuseppe Gennuso
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