Rosolini – Amministratori, funzionari comunali e dell’Asp, medici veterinari e associazioni di volontariato tutti riuniti ad un tavolo tecnico per trattare il problema del randagismo nel territorio comunale. L’incontro promosso dall’assessore comunale alla Sanità Salvatore Macauda si è tenuto presso l’aula consiliare del Comune. Un vero e proprio tavolo tecnico per cercare di fare un quadro della situazione ed allo stesso tempo quali mezzi e risorse per fronteggiare il fenomeno. “Il problema del randagismo, così come lo conosciamo – afferma Macauda – è un fenomeno con diverse sfaccettature che andrebbero analizzati autonomamente. Di certo si ravvisa la necessità di pianificare ogni intervento, mettere in campo ogni risorsa disponibile che passa attraverso per un vero programma di sterilizzazioni, anagrafe canina e sensibilizzazione”. Per quanto concerne il territori comunale, dati alla mano Macauda ha evidenziato come a Rosolini si spendono ogni anno oltre 55.000,00 di euro solo per mantenere circa 60 cani tenuti, più o meno bene, al canile, mentre i cani randagi ancora liberi e circolanti sono oltre 40 che producono circa 240 cuccioli ogni anno, di cui mediamente vanno ad incrementare quelli liberi e randagi o sostituiscono i vecchi che muoiono. “ Ultimamente –afferma ancora l’assessore – si è visto un incremento del numero di randagi circolanti, un fenomeno dilagante, la motivazione vera è che, ci sono testimonianze, i randagi crescono numericamente non solo per gli abbandoni a seguito di nascite non volute ma, purtroppo, sono il frutto di una speculazione dilagante e se non fermata darà vita ad un’ulteriore incremento del randagismo”. A questo nel corso del tavolo tecnico si è posta la domanda: che fare?. Da qui una serie di proposte. Prima fra queste quella di costituire un gruppo di lavoro coordinato, da un funzionario di provata sensibilità e capacità, per raccogliere tutte le informazioni necessarie e lavorare per un progetto serio ed efficace di concerto con i vigili, associazioni di volontari e non. “ Un progetto – conclude Macauda – che abbia come obbiettivo l’elaborazione di un programma di interventi mirati, coordinati e razionali, per limitare lo svilupparsi del randagismo e cercare di riportarlo a condizioni accettabili attraverso soprattutto un controllo serio. Interventi che devono passare anche attraverso un martellante compagna di sensibilizzazione per una migliore conoscenza del problema e che comunque vanno pianificati tra tutti i soggetti interessati, Comune, Asp, Associazioni e perché no anche i negozi di vendita di animali”
Giuseppe Lorefice
(nella foto l’assessore Salvatore Macauda)