Rosolini – Notte di Pasqua tragica per un 42enne rosolinese, Antonino Adamo, allevatore, sposato con un figlio, che dopo avere tentato di uccidere la moglie, S.P. di 36 anni, è scappato via togliendosi la vita impiccandosi ad una trave nel capannone di sua proprietà adibito a stallone. A far maturare l’insano gesto con molta probabilità un raptus di gelosia considerato che fra i due coniugi i rapporti si erano deteriorati negli ultimi tempi ed era in corso il procedimento di separazione. I due infatti vivevano da circa una settimana separati, l’uomo viveva nella casa materna e successivamente anche con il figlio , la donna invece nell’abitazione coniugale di contrada Granati Nuovi. Seconda una prima ricostruzione effettuata dai Carabinieri della locale Stazione, l’Adamo si è recato presso l’abitazione della donna e dopo essere entrato l’ha subito aggredita tentando di strangolarla con una cinghia. Nella colluttazione la donna, sicuramente vedendo l’impossibilità di liberarsi dall’uomo, ha finto di essere morta. L’uomo vedendo la moglie immobile e con del sangue che le fuoriusciva dal volto ha creduto di averla uccisa ed è fuggito via. Avendo la certezza che il marito fosse fuggito , la donna si è ripresa ed ha immediatamente avvertito i familiari che subito accorsi hanno provveduto a trasportarla all’ospedale Trigona di Noto e successivamente al Di Maria di Avola dove attualmente si trova ricoverata. Sono stati gli stessi sanitari ad avvertire i Carabinieri che si mettevano alla ricerca dell’autore del tentato uxoricidio. Le ricerche sono iniziate dal capannone dove l’uomo lavorava. E proprio lì all’interno i miliatari dell’Arma notavano l’auto dell’Adamo parcheggiata. Ai militari non rimaneva altro che scavalcare il recinto ed entrare nel capannone-stallone. Una volta all’interno, hanno trovato l’uomo impiccato ad una trave. Sicuramente l’uomo nella convinzione di avere ucciso la moglie, in preda allo sconforto ha deciso di mettere fine ai suoi giorni impiccandosi.
I funerali si svolgeranno martedì alle ore 16,00 in Chiesa Madre.
Giuseppe Lorefice