Rosolini – Non passerà inosservato il decennale della intitolazione della piazza a “Nicholas Green” fortemente voluta dall’omonima associazione locale “Famiglie Green”. Fu proprio dieci anni orsono che la piazza che insiste tra la via S.Alessandra e la via Giulia venne intitolata all’allora bimbo americano tragicamente scomparso ed allo stesso tempo eretto il Monumento alla Vita, opera dell’artista rosolinese Iano Lauretta. Per tale ricorrenza dunque l’Associazione delle famiglie Green, con in testa la coppia presidente Rosaria e Salvatore Baio, ha organizzato un evento nella piazza suddetta volendo offrire alla cittadinanza un segno concreto della sua presenza di servizio nella nostra Città. “ Con la manifestazione- afferma il dott. Salvatore Baio- l’Associazione vuole continuare a promuovere e veicolare i grandi valori che stanno alla base della convivenza civile e della sua attività di volontariato: la solidarietà, la promozione della vita , come valore inviolabile da proteggere e tutelare in tutte le sue fasi, ed il grande valore della Famigliacome nucleo fondante e primario della società” . La manifestazione avrà luogo sabato 14 maggio 2011 dalle ore 10,00 presso la Piazza Nicholas Green alla presenza della cittadinanza, delle autorità religiose, civili e militari, e di una folta rappresentanza degli alunni dei quattro Istituti Comprensivi cittadini. Nel contesto della manifestazione l’Associazione delle Famiglie “Green”, per sottolineare la sua presenza civile di “famiglie solidali”, consegnerà al Vescovo di Noto, Mons. Antonio Staglianò, quale Presidente dell’Associazione Onlus “Pino Staglianò”, un contributo per la realizzazione dei fini statutari che la stessa si propone ed in particolare la creazione di un centro medico cardiologico a Butembo Beni. Nell’ambito della manifestazione si procederà inoltre, a cura degli studenti dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura di Rosolini, ad interrare una pianta carica di significato simbolico e propria della nostra terra, là dove già qualche anno fa svettava un superbo cedro del Libano.
Giuseppe Lorefice