Rosolini – Gli ultimi avvenimenti malavitosi che hanno visto coinvolti esponenti della massima assise cittadina, Gerratana e Rizza, stanno provocando un vero e proprio terremoto negli ambienti politici cittadini. Gli effetti si registrano proprio in seno il consiglio comunale dove arrivano le prime dimissioni. Così come avevano preannunciato nell’ultima seduta consiliare, ieri mattina hanno ufficialmente formalizzato le dimissioni i due consiglieri del gruppo del Partito Democratico, Piergiorgio Gerratana e Vincenzo Sparacino. I motivi della loro decisione ascrivibili proprio ai recenti fatti malavitosi che hanno reso il clima politico in città pesante. “Fatti così gravi,come quelli accaduti – aveva affermato detto tra l’altro Sparacino nel suo intervento in aula- trovano humus in un clima socio-politico degradato che può essere debellato con una partecipazione collettiva alla vita democratico. Per fare ciò occorre azzerare l’attuale contesto politico –istituzionale e restituire ai cittadini l’onore e l’onere di ripristinare le condizioni minime di democrazia”. Allo stesso tempo Sparacino aveva invitato gli altri colleghi a fare lo stesso passo. A fare compagnia ai due esponenti del PD, un altro consigliere, anche lui, preso di mira nella notte di mercoledì scorso dai malavitosi che hanno appiccato il fuoco all’autovettura della moglie, Maurizio Rizza del Movimento politico cittadino “Aria Nuova”. Una decisione anche questa maturata ed in un certo senso “accelerata” da questo episodio. Tre dunque i consiglieri dimessisi ai quali potrebbero aggiungere altri nei prossimi giorni. Si tratta ovviamente di dimissioni che hanno a dir poco del clamoroso in quanto dovute non a scelte meramente politiche e turnazioni di varia natura ma dettate da un clima pesante che nulla ha a che fare con la politica intesa come tale. A sostituire i tre i primi dei non eletti nei rispettivi schieramenti ma al momento è alquanto difficile anche perchè qualcuno degli interessi ha detto chiaramente di non volere accettare la nomina.