Rosolini – Anche la Sagra del Pesce Spada, inserita nel programma dell’state rosolinese diventa oggetto di polemica. Ad ironizzare sull’evento il dott. Dino Gennro, presidente Ecosezione Jonica del Movimento Azzurro che no n sa spiegarsi il perché della scelta considerato che nel territorio Eloro ed Ibleo un’antica tradizione di pesca del pregiatissimo pesce spada o di lavorazione e confezionamento non è mai esistita. . perché non ci si è orientati invece verso un prodotto nostrano, a “chilometri zero” e legato alla nostra tradizione enogastronomia, come il Carrubo, le angurie, le tenerezze o anche i prodotti ittici dei nostri mari, magari pesci poco pregiati ma ricchi di importanti principi nutrizionali e che abbiano un substrato culturale ed un legame con la nostra area geografica. “ La Sagra del Pesce Spada a Rosolini – scrive afferma Gennaro – un evento che ha come obiettivo valorizzare e vivacizzare la vita della città ma sicuramente è difficile capire quale sia la “ratio” che si cela dietro la scelta di tale tema. Il pesce spada è un pesce nobile ed apprezzato che non ha bisogno di pubblicità e che soprattutto per nulla legato alla nostra terra e alle nostre tradizioni. Un prodotto non è apprezzato solo se è pregiato ma soprattutto se racchiude e porta con se i sapori, gli odori e il gusto nostalgico delle antiche tradizioni del territorio in cui è stato coltivato, allevato, cucinato, lavorato e confezionato. Quale tradizione – si chiede Gennaro – quali sapori e quale artigianato locale si vuole promuovere? In che modo il Pesce Spada è legato alla terra elorina e/o iblea e come potrebbe rappresentarci? Rosolini è forse una borgata marinara con una forte tradizione per la pesca del pesce spada e nessuno ci ha mai portato a conoscenza di tale ricchezza?. Un prodotto tipico e legato al territorio – prosegue il presidente del Movimento Azzurro – può diventare un simbolo distintivo e rappresentare un efficace strumento di marketing territoriale. La promozione di un frutto locale avrebbe permesso di dare ossigeno alla microeconomia del comprensorio in momento di crisi economica, un’occasione per creare opportunità di lavoro” .
Giuseppe Lorefice