Rosolini – Così come tradizione vuole per ogni vigilia della festa del Sacro Curoe, sabato scorso ha avuto luogo la “sfilata votiva” delle motociclette. Un appuntamento, promosso congiuntamente dalle locali associaizoni Motoclub e Aido, che rispolvera una vecchia tradizione popolare che rischiava di perdersi. Quest’anno il tocco particolere è stato dato dal gruppo comunale Aido di recente costituzione che ha dato appuntamento a tutti i motociclistii in piazza Garbibaldi dove è stato predispsosto un stand illustrativo e informativo sulle attività e sulle finalità dell’associazione.” L’importanza della Donazione e la Salvaguardia della vita – ha voluto ricordare la presidente Piera Occhipinti- come valori da trasmettere soprattutto ai giovani. Ancora una volta abbiamo voluto per dare un forte segnale alla città su un tema importante come la donazione di organi e tessuti. Aderire in prima persona costituisce un atto di solidarietà umana e sociale che ognuno può volontariamente effettuare; con questo gesto si contribuisce, d’altronde, a salvare la vita delle persone. Per questo è fondamentale un’opera di sensibilizzazione verso tutta la cittadinanza“. Particolare commozione ha destato nei presenti il momento di raccoglimento in ricordo di Francesco Giunta, il giovale al quel è stata intotale la sexione Aido cittadina, culminato con il lancio in cielo di uno striscione sorretto da una nuvola di palloncini bianchi e rossi con la scritta ” la donazione è vita; a tagliare il nastro la famiglia del giovane Francesco, vittima di un recente incidente stradale. Ed è stato proprio un fiocco bianco e rosso, i colori sociali dell’ AIDO, che ogni partecipante alla sfilata ha portato al petto a significare “silenziosamente” quanto sia importante il gesto della donazione degli organi. Le circa 100 motocilcette partecipanti dopo un lungo giro per le vie della città hanno raggiunto il Santuario del Sacro Cuore dove il Parroco, Don Bruno Carbone, ha benedetto e ringraziato tutti i motociclisti presenti, lanciando un messaggio di Fede e stimolando la devozione al Sacro Cuore.
Giuseppe Lorefice