Ulteriore ferma protesta del Sindaco Antonino Savarino nei confronti della Regione per l’ennesima decurtazione operata nei trasferimenti all’Ente che ne accentua le difficoltà nella erogazione dei servizi ai cittadini. Il Sindaco ha inviato una nota agli Assessori Regionali alle Autonomie Locali e Funzione Pubblica e all’Economia, al Presidente della Regione, al Ministro dell’Economia e delle Finanze, al Prefetto , al presidente dell’Anci Nazionale e dell’Anci Sicilia attraverso la quale esterna il proprio punto di vista sulla problematica e chiede un intervento immediato della parti, ognuno per quanto di competenza. Ecco il testo integrale della nota trasmessa:
“Apprendo stamane dal responsabile del Settore Finanziario del mio Comune che, con decreto dirigenziale n.255 del 22.10.2012, è stato approvato il riparto della somma di €503.502.000,00, dei quali €199.591.335,63 a titolo di quota corrente in favore dei comuni siciliani con popolazione superiore a 5000 abitanti ed € 180.000.000,00 destinati agli stessi Comuni per spese di investimenti. A seguito di tale decreto è stato predisposto il riparto di dette somme ai singoli Comuni.
Il Comune di Rosolini ha avuto stanziati, come si evince dalla tabella allegata al suddetto decreto, la somma di €.753.454,05 a titolo di quota corrente, ed € 679.488,48 per quota investimenti per un totale di € 1.432.942,53.
Rispetto all’anno 2011, allorquando fu stanziata per il nostro Comune la somma complessiva di € 1.650.742,94, il nostro Ente ha subito un taglio di € 217.800,41, pari a circa 14%. Pur comprendendo le difficoltà di ordine generale della Regione Sicilia e quelle connesse all’attuale momento di crisi economica, tale riduzione ha conseguenze drammatiche per la gestione ordinaria del Comune che si vede costretto, ancora una volta, a rivedere al ribasso il proprio impegno, per servizi e investimenti, in favore della cittadinanza.
La problematica assume, fra l’altro, connotati ancor più gravi laddove si consideri, da un lato, che lo Stato ha prorogato l’approvazione del Bilancio di previsione al 31.10.2012, quando ormai i 10/12 degli stanziamenti sono stati già impegnati facendo affidamento sullo stanziamento consolidato l’anno precedente e, dall’altro lato, il fatto che la comunicazione ci giunge a due mesi dalla fine dell’esercizio finanziario e a pochi giorni dal termine ultimo dall’approvazione del Bilancio, costringendo i Comuni a ricercare altrove le mancate entrate.
Ciò comporterebbe la rivisitazione in aumento di tasse ed imposte, a gravare sui cittadini che già sono sottoposti ad una pesante pressione fiscale. Un’ulteriore aumento delle tasse avrebbe risvolti negativi anche sotto l’aspetto della tenuta sociale. Molti servizi, che già hanno subito una compressione (Asilo Nido, Mensa Scolastica, Servizi Sociali in genere, Verde Pubblico), rischiano di non poter più essere assicurati. A questo si aggiunga l’impossibilità per l’ente di poter effettuare le ordinarie manutenzioni dei beni comuni.
Siffatta situazione mortifica l’impegno di un Sindaco e di una Amministrazione che non può portare a compimento il proprio programma elettorale, diventando piuttosto meri “impiegati” votati ad aprire gli uffici comunali ed assicurare gli stipendi ai dipendenti (fin quando ciò sarà possibile).
Di fronte ad una perdurante crisi economica, al continuo taglio dei trasferimenti statali e regionali, alle rigide regole del Patto di Stabilità, all’impossibilità di aumentare ulteriormente le tasse, alla crescente e legittima protesta dei cittadini, all’impossibilità di garantire servizi e di portare avanti il proprio programma elettorale, diviene mortificante svolgere l’attività di amministratori locali e, soltanto, l’alto senso di dovere e di rispetto dovuto al voto popolare non ci consente di interrompere l’impegno.
A quando fin qui detto si aggiunga che con decreto dirigenziale n.257 del 23.10.2012 si è provveduto alla liquidazione e pagamento del saldo della 1° e 2° trimestralità e dell’acconto della 3° trimestralità in favore di ciascun Comune, calcolando tali somme con il solo riferimento alla quota corrente. Nessuna liquidazione è stata effettuata, invece, con riferimento alla quota investimenti. A seguito di tale ripartizione, il Comune di Rosolini riceverà solamente la somma di € 149.599,59.
Tale ripartizione rende drammatica la situazione economica dell’Ente, sia con riferimento alla mancanza di liquidità, sia con riguardo all’impossibilità per l’Ente Comune di far fronte ai propri impegni di pagamento, a partire dalla retribuzione dei propri dipendenti.
La mancanza di liquidità è, accanto ai tagli dei trasferimenti, un altro fattore deprimente dell’attività amministrativa che ha gravi ricadute sulla crescita economica e sociale. Il comune di Rosolini si attendeva di ricevere, per il pagamento delle trimestralità regionali, circa € 600.000,00 e su tale somma aveva programmato il pagamento degli stipendi e altri servizi obbligatori oltre la liquidazione di fatture di nostri fornitori.
Ricevendo soltanto €150.000,00, tutta la programmazione viene vanificata. Vero è che le somme stanziate prima o poi verranno pagate, vero è che a dicembre ci sarà il nuovo pagamento dell’IMU, ma è anche vero che non è possibile rinviare continuamente il pagamento di servizi indispensabili e obbligatori. Qualcosa deve essere fatto.
Non è più possibile continuare senza dare risposte chiare e concrete alla città.
In un momento in cui i Sindaci dei Comuni della provincia di Ragusa stanno consegnando, simbolicamente, le fasce al Prefetto per denunciare l’impossibilità di amministrare le loro città ed altri Comuni della mia stessa Provincia (Siracusa) non riescono neppure a pagare gli stipendi, invito tutti a rivedere la politica economica in favore degli enti Locali e chiedo all’ANCI di farsi promotore di azioni incisive nelle opportune sedi per tutelare gli interessi dei cittadini.
Il silenzio e la mancata assunzione di giusti provvedimenti ci costringeranno ad emulare quanto già stanno facendo gli altri Sindaci (consegna simbolica della fascia).
Distinti saluti. Il Sindaco Antonino Savarino”
IL RESPONSABILE
Giuseppe Lorefice